Ragni

Sono sei ore che fisso questo soffitto bianco
Hey guarda quei ragni ballano il tango
Come ogni disoccupato mi autocommisero
Ho letto da qualche parte che il lavoro rende libero
E mi rivedo io in mano un pallone in mano
Poi dal nulla tarantelle e ospedali un sapore amaro
Io non mi sono scordato ancora di Sirio
E' solo per te che non ho tentato il suicidio
E' un altro giorno perduto nella metropoli
Sorrido compiaciuto se tutto intorno va a rotoli
E i giorni anomali viverli come nomadi
Il monito di un amico è non commuoverti consolami
E bacio il suolo come un pellegrino
Ho perso la fede mi son scoperto di vino
Ho perso me stesso ed ho annichilito il nemico
Ridefinito il principio di puro e libero arbitrio
Questo sono
Mi assottiglio
Chi impersono
A chi assomiglio
So che vivere di sogni è ingenuo
Chi sa convivere coi sogni è un genio
E il mio malessere non passa
Ho il cielo in una stanza ma non mi va l'acqua calda
Non so cosa mi trattiene se il karma il mantra o la bamba
La mia donna mi mantiene mica mi campa mia mamma
Questo è Trauma
Ho un ombrello di cartone
Fuori nevica carbone
Questo è Trauma
Sono l'ultimo poeta maledetto del millennio
Benvenuto alle porte di Trezzanopoli
Imparo dai galeotti diffido da quei filosofi
Amo gli infami mi fido dei cocainomani
Maledico i miei avi non do un domani ai miei posteri
E il lavoro non va
Con gli amici non va
La musica non va
Non va non va
Sto vendendo le buste in un area cani
Nelle cuffie c'ho Battiato i pensieri sono aeroplani
E questi spettri non mi pagano l'affitto
Odio gli specchi mi ricordano che esisto
Non sono mie ste parole ho solo trascritto
Ho letto tutta sta roba sul mio soffitto
Questo sono
Merda e piscio
Merce e whiskey
20 Winston
Questo è Trauma
Resto l'ultimo poeta maledetto del millennio



Credits
Writer(s): Alessandro Moreo, Luca Galimi, Mattia Pacciarini
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