La Ballata del Bottone

Due deboli eroi
In un tempo recente
Camminano lenti
Ma distrattamente
Ogni sguardo inconsulto
Che attenzione richiama
Cautamente li allerta
Della presenza villana

Ogni strada sussurra
Nessun luogo è sicuro
Ogni angolo alimenta
Sgomento e paure
E l'arido inverno
Che fischia incessante
Insinua perfino
Sospetti fra i due

Con i volti scoperti
Solo un'arma alla mano
E la strenua ricerca
Di un obbiettivo lontano
Fanno a gara fra loro
A chi sta fermo di più
Finché loro malgrado
Senza averci pensato
Un po' su

Cala il sole e al tramonto
Li vedi discutere e poi
Casomai
In un modo fortuito
Diciamo ex abrupto
La strada si spiana da sé

Stanchi e affamati
Divorati dal freddo
I nostri eroi di vestiario
Portan solo un mantello
Percorrono miglia
Trascinati dal vento
Giungendo finanche
Ad un tetro castello

Dinanzi al covile
Preparan l'attacco
Titubanti infine
Suggellano il patto
Uno sguardo, uno sputo
Una stretta di mano
Evitato con stile
Anche uno starnuto

Che dentro alle pagine della storia
In fondo alla fine non li consacrerà
Ma non importa
Che succederà perché

Questa è la storia di Germo Gay
E il compagno fedele Bottone
Non si chiama Fedele ma Mauro
E quando lui preme il bottone

In fondo alla fine non importerà
Perché quando lui preme il bottone



Credits
Writer(s): Rubens Pischedda
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