GarbAge - prod. Strage & STABBER
Questa è la storia di un semplice uomo
Che resta la voce al di fuori del coro
Per non diventare più schiavo dell'odio
Più mi stanno intorno, meno mi innamoro
Bella la vita da ricco e famoso
Ma il compleanno lo passo da solo
Dopo che ho visto quelli che pensavo i miei eroi
Dimostrarsi gli stronzi che sono
Per ogni tassello che non vuole entrare
Ogni coltello nella giugulare
Per ogni fratello che mi ha fatto male
Nemmeno la coca mi ha tolto la fame
Ho troppo da dare, dovrei rinunciare
Per fare un riassunto, non è questo il punto
Sai, quello è il fulcro, è quando hai già tutto
Che inizi a pensare: "Magari lo butto"
Forse è vero che il cuore non rende la mente più elastica
Ora che l'odio va per la maggiore, l'amore ci mastica
Che vita fantastica, stiamo a mangiare petrolio per cagare plastica
Nella tua casa di merda, col figlio che odi
Il tuo cane e la macchina, la morte dell'anima
Nati stressati, veniamo al mondo già indebitati
Dove pure i sogni sono edulcorati
Anche i nati rotondi saranno quadrati
Tanto siamo già bombardati di dati
Ciononostante disinformati
Dio denaro, lava i miei peccati
Chi ci assetava dopo ci ha annegati
Tesoro, svegliati, sei già nel Matrix
Guarda che non voglio far pena a nessuno
Urlo i miei drammi per esorcizzarli
E poi chi si è visto, si è visto a fanculo
Solo sorrisi preconfezionati
Giudizi affrettati e parole di fumo
Ho visto passare già tre pappati
Eppure di santo non ne ho visto uno
Va bene ammettere il malessere
Sì, però non esserne l'artefice
Un po' mi confondo, ti giri un secondo
E già passi dalla vittima al carnefice
Guarda lo specchio, Nicola, forse è ora di crescere
Voglio soltanto qualcosa in cui credere
Un punto nel quale convergere
Tutti questi anni e sono ancora identico
Perché perdono, però non dimentico
Resterò inerme, sei solo un verme
Pensa se perdo del tempo e mi vendico
Sono stanco di sentirmi solo
Di avere qualcuno che mi urla: "Stai buono"
Nella società che vuole parità
Ma che poi quando sbaglio mi dice: "Fai l'uomo", GarbAge (GarbAge)
Yeah, yeah-yeah
You're just a pile of garbage, garbage
Yeah, yeah-yeah
You're just a pile of garbage, garbage, garbage, garbage
Penso che parlerò a nome di ogni collega
Il pop italiano ci può fare una sega
Tutti uguali a noi, è una reazione a catena
It's like that, eh, no, it's like that, eh, no
E non ne vale la pena
Il tuo giornale che gode quando è divisa la scena
Quanto mi lusinga sapere di fare pena
Un'ameba con la bocca piena
Suono sempre nuovo, tu solo riciclato
Qui non capiamo cosa dici, capo
Apro la bocca e so di fare il nuovo anticipato
Non sei tra i migliori, fra', l'hai solo digitato
Eliminato, ma ti sente solamente il vicinato
È vero che ero quello limitato, ma t'apposto, bro?
Ora sono limitato con l'apostrofo
Entro in studio al TG4 col C4 e bombe al fosforo (is it for real?)
Sto con la gente mia
Con noi tu puoi fare il dope boy, ma ci sembri della DEA
Facci una domanda, basta che non sia
Quella per entrare in polizia
Finché la mia crew non starà mai a digiuno
Se entra, già parte l'allarme antifumo
Ogni barra è un siluro, ti atterra il rinculo
Buttate la penna che ormai non ce n'è per nessuno
Che resta la voce al di fuori del coro
Per non diventare più schiavo dell'odio
Più mi stanno intorno, meno mi innamoro
Bella la vita da ricco e famoso
Ma il compleanno lo passo da solo
Dopo che ho visto quelli che pensavo i miei eroi
Dimostrarsi gli stronzi che sono
Per ogni tassello che non vuole entrare
Ogni coltello nella giugulare
Per ogni fratello che mi ha fatto male
Nemmeno la coca mi ha tolto la fame
Ho troppo da dare, dovrei rinunciare
Per fare un riassunto, non è questo il punto
Sai, quello è il fulcro, è quando hai già tutto
Che inizi a pensare: "Magari lo butto"
Forse è vero che il cuore non rende la mente più elastica
Ora che l'odio va per la maggiore, l'amore ci mastica
Che vita fantastica, stiamo a mangiare petrolio per cagare plastica
Nella tua casa di merda, col figlio che odi
Il tuo cane e la macchina, la morte dell'anima
Nati stressati, veniamo al mondo già indebitati
Dove pure i sogni sono edulcorati
Anche i nati rotondi saranno quadrati
Tanto siamo già bombardati di dati
Ciononostante disinformati
Dio denaro, lava i miei peccati
Chi ci assetava dopo ci ha annegati
Tesoro, svegliati, sei già nel Matrix
Guarda che non voglio far pena a nessuno
Urlo i miei drammi per esorcizzarli
E poi chi si è visto, si è visto a fanculo
Solo sorrisi preconfezionati
Giudizi affrettati e parole di fumo
Ho visto passare già tre pappati
Eppure di santo non ne ho visto uno
Va bene ammettere il malessere
Sì, però non esserne l'artefice
Un po' mi confondo, ti giri un secondo
E già passi dalla vittima al carnefice
Guarda lo specchio, Nicola, forse è ora di crescere
Voglio soltanto qualcosa in cui credere
Un punto nel quale convergere
Tutti questi anni e sono ancora identico
Perché perdono, però non dimentico
Resterò inerme, sei solo un verme
Pensa se perdo del tempo e mi vendico
Sono stanco di sentirmi solo
Di avere qualcuno che mi urla: "Stai buono"
Nella società che vuole parità
Ma che poi quando sbaglio mi dice: "Fai l'uomo", GarbAge (GarbAge)
Yeah, yeah-yeah
You're just a pile of garbage, garbage
Yeah, yeah-yeah
You're just a pile of garbage, garbage, garbage, garbage
Penso che parlerò a nome di ogni collega
Il pop italiano ci può fare una sega
Tutti uguali a noi, è una reazione a catena
It's like that, eh, no, it's like that, eh, no
E non ne vale la pena
Il tuo giornale che gode quando è divisa la scena
Quanto mi lusinga sapere di fare pena
Un'ameba con la bocca piena
Suono sempre nuovo, tu solo riciclato
Qui non capiamo cosa dici, capo
Apro la bocca e so di fare il nuovo anticipato
Non sei tra i migliori, fra', l'hai solo digitato
Eliminato, ma ti sente solamente il vicinato
È vero che ero quello limitato, ma t'apposto, bro?
Ora sono limitato con l'apostrofo
Entro in studio al TG4 col C4 e bombe al fosforo (is it for real?)
Sto con la gente mia
Con noi tu puoi fare il dope boy, ma ci sembri della DEA
Facci una domanda, basta che non sia
Quella per entrare in polizia
Finché la mia crew non starà mai a digiuno
Se entra, già parte l'allarme antifumo
Ogni barra è un siluro, ti atterra il rinculo
Buttate la penna che ormai non ce n'è per nessuno
Credits
Writer(s): Nicola Albero, Stefano Tartaglini, Luca Galeandro, Petra Ofelia Cicognini, Farried Jason Dufrene
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