L'Arte Di Correre
Scorrono stagioni come vento sugli aquiloni
Come treni nelle stazioni li perdi se non ti muovi
Aspettiamo che arrivino occasioni migliori
Mentre perdiamo chance rifiutandole a priori
E se riuscissimo a credere a ciò che offre la vita
Non saremmo più sospesi, granelli nella clessidra
Saremmo liberi, sì come sabbia nel deserto
E scandiremmo il tempo correndoci attraverso
Vorrei avere priorità come Murakami
Ma arrivare al traguardo senza spezzare i legami
Dovrei potermi scindere in due metà uguali
Avrei il cervello per oggi e il cuore per domani
E se penso ai miei errori vedo tanto su cui riflettere
Ma la luce mi abbaglia e non so che decisioni prendere
Così torno nel buio sperando di non dipendere
Dal destino che non so rendere parte di me
E ripenso che
Per poter cambiare il mondo
Non basta un secondo
Ma lungo la strada lo capirai tu
Scavando un solco
La penna e l'inchiostro
Fan molto di più
Vuoi che ti racconti la mia vita?
Oppure mi vuoi dire come mai ti trovi qui
Vogliamo raccontarci che le cose andranno bene
Che tutti questi sbagli li risolveremo insieme
Ma poi
Il tempo ci inganna
Il vento si è portato via i ricordi di anni fa
Lanciato i nostri sogni
Mischiato i nostri nomi
Diamo la colpa al vento
Se non parlerà di noi
Ma ora finalmente so cos'è l'Arte di Correre
E' destarsi dai sogni per non doverli rincorrere
Essere consci dei propri limiti e riconoscere
Che dalle cicatrici il sangue può ancora scorrere
E il retrogusto non è più come prima
Con la discesa nella mente è meno amara la salita
I sapori saranno un primo assaggio e la vita
Non si fermerà al traguardo, aspira alla nuova cima
E anche se resta un sogno
Non svegliarmi di colpo
Ma tu mi urli contro e mi ricordi che
Siamo onde nel mare
Che scavano un solco
Nel fondo del blu
Vuoi che ti racconti la mia vita?
Adesso che di prima c'è solo nostalgia
Ho il cielo che mi guarda e che fa scudo sui miei sogni
Ci saremmo ammazzati per un niente ti ricordi
Che poi
Che cos'è successo tra di noi?
Non voglio più scappare vuoi vedere che
Avevi ragione tu
Mi fermo al primo bar
E parlerò di noi
Come treni nelle stazioni li perdi se non ti muovi
Aspettiamo che arrivino occasioni migliori
Mentre perdiamo chance rifiutandole a priori
E se riuscissimo a credere a ciò che offre la vita
Non saremmo più sospesi, granelli nella clessidra
Saremmo liberi, sì come sabbia nel deserto
E scandiremmo il tempo correndoci attraverso
Vorrei avere priorità come Murakami
Ma arrivare al traguardo senza spezzare i legami
Dovrei potermi scindere in due metà uguali
Avrei il cervello per oggi e il cuore per domani
E se penso ai miei errori vedo tanto su cui riflettere
Ma la luce mi abbaglia e non so che decisioni prendere
Così torno nel buio sperando di non dipendere
Dal destino che non so rendere parte di me
E ripenso che
Per poter cambiare il mondo
Non basta un secondo
Ma lungo la strada lo capirai tu
Scavando un solco
La penna e l'inchiostro
Fan molto di più
Vuoi che ti racconti la mia vita?
Oppure mi vuoi dire come mai ti trovi qui
Vogliamo raccontarci che le cose andranno bene
Che tutti questi sbagli li risolveremo insieme
Ma poi
Il tempo ci inganna
Il vento si è portato via i ricordi di anni fa
Lanciato i nostri sogni
Mischiato i nostri nomi
Diamo la colpa al vento
Se non parlerà di noi
Ma ora finalmente so cos'è l'Arte di Correre
E' destarsi dai sogni per non doverli rincorrere
Essere consci dei propri limiti e riconoscere
Che dalle cicatrici il sangue può ancora scorrere
E il retrogusto non è più come prima
Con la discesa nella mente è meno amara la salita
I sapori saranno un primo assaggio e la vita
Non si fermerà al traguardo, aspira alla nuova cima
E anche se resta un sogno
Non svegliarmi di colpo
Ma tu mi urli contro e mi ricordi che
Siamo onde nel mare
Che scavano un solco
Nel fondo del blu
Vuoi che ti racconti la mia vita?
Adesso che di prima c'è solo nostalgia
Ho il cielo che mi guarda e che fa scudo sui miei sogni
Ci saremmo ammazzati per un niente ti ricordi
Che poi
Che cos'è successo tra di noi?
Non voglio più scappare vuoi vedere che
Avevi ragione tu
Mi fermo al primo bar
E parlerò di noi
Credits
Writer(s): Luca Lombardi, Marco Penati
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