Signora vertigine

L'altra sera ho fatto un sogno

Calava la notte e la pace baciava i tuoi forse
E tu coricata di lato non pensavi a niente
Attendevi che anche stasera il sipario si aprisse
In quel vortice di confusione senza un perché

Eri una folata di vento di periferia
Volevi scappare da un mondo che ti conta le ore
dal cemento fresco che sempre rimane
Da un numero primo e dal suo divisore
Che alla fine se ci pensi bene risposta non c'è

Invisibile
Signora vertigine
È bello rivederti ancora qui

Se in un raggio di luce c'è l'arcobaleno
Sull'orlo di un precipizio cosa c'è di strano
A sporgersi un po' di più
Se una storia d'amore dura due minuti
Apertura porte a destra sorrisi abbozzati
Ricordami

Eri una folata di vento
Rubata alla scia di un aeroplano
Che cerca di volare, appeso a un coriandolo
Un soffio erotico senza veli
Sei sotto la gonna di Chanel
Di chi non ha più voglia di spogliarsi e di decidere

Inafferrabile
Signora abitudine
È bello rivederti ancora qui

Se in un raggio di luce c'è l'arcobaleno
Sull'orlo di un precipizio cosa c'è di strano
A Sporgersi un po' di più
Se una storia d'amore dura due minuti
Apertura porte a destra sorrisi abbozzati
Ricordami

Se in un raggio di luce c'è l'arcobaleno
Sull'orlo di un precipizio cosa c'è di strano
A Sporgersi un po' di più
Se una storia d'amore dura due minuti
Apertura porte a destra sorrisi abbozzati
Ricordami



Credits
Writer(s): Giovanni Ghioldi
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