Serenase
Ho uno strano sentimento dentro di me
Tipo del tipo che lo senti Che è una cosa di anima
Una mancanza di umanità e chiedo a mamma
E dice no sei nato intero e penso che boh forse
Ma davvero forse mi sono legato a troppe persone dando del bene
E non è facile da dire ho forse dato troppo
Non vorrei mai e poi mai però essere una di quelle persone cui fa schifo lo zucchero
Che prendono caffè nero per alimentare la loro cupa anima
Ho questo sentimento davvero cupo in me di mostrare la mia fronte madida e dire
Basta non lo farò più chinarmi per raccogliere chi cade
Nascondermi dall'ombra che li avvolge sia la mia nuova direzione
Ho un idea un po' malsana
un po' meschina
Non è mia non sono io
Dio mio che mi fa
Sto a morire
Nascondermi dall'ombra che li avvolge sia la mia nuova direzione
Di modo che il mio percorso sia zigzagato
E chi mi vede non pensi sia solo egoismo ma sia io a donarla
Poiché questo so abbandonare è uccidere
Mors tua vita mea la mia spada sia lo sprezzo
No non credo più al pregare ma la mia preghiera non cessi
Ho questi sentimenti tristi per riempirmi le ferite
Davvero capitemi scusate no non sono scenate
Sono spasmi delle mie buone intenzioni incatenate
Dai dolori miei e altrui legati troppe volte
E queste ultime decisioni prese siano tenaglia direzioni brevi di un lungo percorso
Ho un idea un po' malsana
un po' meschina
Non è mia non sono io
Dio mio che mi fa
Sto a morire
Ho un idea un po' malsana
Un po' meschina
Non è mia non sono io
Dio mio che mi fa
Sto a morire
Erano anni che non vedevo uno come me
Erano anni che non uscivo senza specchiarmi
Oramai la mia memoria muscolare mi guida
Porto il pettine ai capelli e la mia anima si eccita
Ho un idea di quelle pessime ma non importa
Le mie preghiere prossime diano la svolta
Vi chiedo di rispettare il mio sacrificio
Sono qui 5 secondi in anticipo per dire
Dovreste essere cauti un po' di più
Non avete idea di quanto sia frustrante lavorare per due
Scrivere e fare tanto da finire le idee
Camminare così tanto che le suole si assottigliano
Sollevare le tue scarpe pesanti
Che fastidio che frustrazione che dolore
Se vedi la luce avvicinatici perché qui è buio
Non ti seguirò più perché il cieco non guida il cieco
Tipo del tipo che lo senti Che è una cosa di anima
Una mancanza di umanità e chiedo a mamma
E dice no sei nato intero e penso che boh forse
Ma davvero forse mi sono legato a troppe persone dando del bene
E non è facile da dire ho forse dato troppo
Non vorrei mai e poi mai però essere una di quelle persone cui fa schifo lo zucchero
Che prendono caffè nero per alimentare la loro cupa anima
Ho questo sentimento davvero cupo in me di mostrare la mia fronte madida e dire
Basta non lo farò più chinarmi per raccogliere chi cade
Nascondermi dall'ombra che li avvolge sia la mia nuova direzione
Ho un idea un po' malsana
un po' meschina
Non è mia non sono io
Dio mio che mi fa
Sto a morire
Nascondermi dall'ombra che li avvolge sia la mia nuova direzione
Di modo che il mio percorso sia zigzagato
E chi mi vede non pensi sia solo egoismo ma sia io a donarla
Poiché questo so abbandonare è uccidere
Mors tua vita mea la mia spada sia lo sprezzo
No non credo più al pregare ma la mia preghiera non cessi
Ho questi sentimenti tristi per riempirmi le ferite
Davvero capitemi scusate no non sono scenate
Sono spasmi delle mie buone intenzioni incatenate
Dai dolori miei e altrui legati troppe volte
E queste ultime decisioni prese siano tenaglia direzioni brevi di un lungo percorso
Ho un idea un po' malsana
un po' meschina
Non è mia non sono io
Dio mio che mi fa
Sto a morire
Ho un idea un po' malsana
Un po' meschina
Non è mia non sono io
Dio mio che mi fa
Sto a morire
Erano anni che non vedevo uno come me
Erano anni che non uscivo senza specchiarmi
Oramai la mia memoria muscolare mi guida
Porto il pettine ai capelli e la mia anima si eccita
Ho un idea di quelle pessime ma non importa
Le mie preghiere prossime diano la svolta
Vi chiedo di rispettare il mio sacrificio
Sono qui 5 secondi in anticipo per dire
Dovreste essere cauti un po' di più
Non avete idea di quanto sia frustrante lavorare per due
Scrivere e fare tanto da finire le idee
Camminare così tanto che le suole si assottigliano
Sollevare le tue scarpe pesanti
Che fastidio che frustrazione che dolore
Se vedi la luce avvicinatici perché qui è buio
Non ti seguirò più perché il cieco non guida il cieco
Credits
Writer(s): Ronnie Nkansah
Lyrics powered by www.musixmatch.com
Link
© 2024 All rights reserved. Rockol.com S.r.l. Website image policy
Rockol
- Rockol only uses images and photos made available for promotional purposes (“for press use”) by record companies, artist managements and p.r. agencies.
- Said images are used to exert a right to report and a finality of the criticism, in a degraded mode compliant to copyright laws, and exclusively inclosed in our own informative content.
- Only non-exclusive images addressed to newspaper use and, in general, copyright-free are accepted.
- Live photos are published when licensed by photographers whose copyright is quoted.
- Rockol is available to pay the right holder a fair fee should a published image’s author be unknown at the time of publishing.
Feedback
Please immediately report the presence of images possibly not compliant with the above cases so as to quickly verify an improper use: where confirmed, we would immediately proceed to their removal.