5 maggio
Fu vera gloria?
Ora che non ho più fissa dimora
Mi esprimo in rima
E tu in prosa
8 marzo, mimosa
Cercando sposa
Oro rosa
Che tanto non coglie
Questo fiore di foglie
Questo amore ti toglie
Il respiro
Accoglie
Un candido viso di moglie
Soglie
Irraggiungibili
Da umani respiri
Punibili
Da leggi lascive
Lividi
Sulla pelle, bianca latte
Timidi
Respiri d'amante
Quel cuore d'infante, che oramai si è spezzato
Quel fante che non è tornato
A casa ha famiglia
Ma li ha persi da tempo
Il pensiero alla figlia
Poi scompare nel tempo
Un ragazzo è già sveglio
E deve sbrigarsela ora
Ha bisogno di soldi
Ha fame
Ma non può farcela ancora
Aspetta il cambio dell'ora
E scorrono lancette
Il mio treno mai preso
L'ho perso
Passo ste lamette
Passo sto pensiero
Sorvolo le vette
Ma vedo sempre nero
Come ferite infette
Quel ragazzo che muore
E quel fante risorge
Il mio amico mi accoglie
Ma ho sempre più paura
Parlo con un dio adulatore
Di me non si accorge
Ogni dubbio qua sorge
Ma la mia vita si fa sempre più dura
Sono vivo alla natura
Dentro questa selva oscura
E' una buia via, radura
Ma io non avrò paura
Con me ho il lume già acceso
Il fuoco sul ceppo
Mi muovo qua lento
Nel buio più tetro
La mia anima è un gatto nero
Per le vie di un viandante serio
Che si ferma ad ammirare il vento
E poi vede la nebbia
Annego
La mia vita è un legno di faggio
All'esterno i parassiti mi mangiano
Il linguaggio
L'anima e il mio estro saggio
Mando la scialuppa di salvataggio
A me stesso
Al mio posto
Ingaggio
Un doppione di me per te
E ci vedremo
Il 5 maggio
Ora io parto
L'amore di un pazzo
Processo di altro
Cuore, infarto
Matto come il giullare di corte
Che con me sorride
Ma dentro ha la morte
Poi lo preso quel treno
Ora sono più sereno
Un lavoro non c'è l'ho
Ma la via almeno
E quel milite ignoto
A cui tanto mi lego
Non capisco da dove è vissuto
A cosa ha fatto per essere conosciuto
Forse è un nessuno
Un po' come me
E non ha un futuro
O forse è la morte
1000 spilli nel cuore
Cicatrici attorno
Un bel fiore che muore
Io sono moribondo
Io non credo all'amore
È una falsa illusione
Di getto
Ora mi sparo il proiettile è un perno
Per il cervello
(bang)
Ora io parto
L'amore di un pazzo
Processo di altro
Cuore, infarto
Matto come il giullare di corte
Che come me sorride
Ma dentro ha la morte
Aspetto una carezza
Il ragazzo lo apprezza
Il fante si spezza
Ai posteri l'ardua sentenza
Ora che non ho più fissa dimora
Mi esprimo in rima
E tu in prosa
8 marzo, mimosa
Cercando sposa
Oro rosa
Che tanto non coglie
Questo fiore di foglie
Questo amore ti toglie
Il respiro
Accoglie
Un candido viso di moglie
Soglie
Irraggiungibili
Da umani respiri
Punibili
Da leggi lascive
Lividi
Sulla pelle, bianca latte
Timidi
Respiri d'amante
Quel cuore d'infante, che oramai si è spezzato
Quel fante che non è tornato
A casa ha famiglia
Ma li ha persi da tempo
Il pensiero alla figlia
Poi scompare nel tempo
Un ragazzo è già sveglio
E deve sbrigarsela ora
Ha bisogno di soldi
Ha fame
Ma non può farcela ancora
Aspetta il cambio dell'ora
E scorrono lancette
Il mio treno mai preso
L'ho perso
Passo ste lamette
Passo sto pensiero
Sorvolo le vette
Ma vedo sempre nero
Come ferite infette
Quel ragazzo che muore
E quel fante risorge
Il mio amico mi accoglie
Ma ho sempre più paura
Parlo con un dio adulatore
Di me non si accorge
Ogni dubbio qua sorge
Ma la mia vita si fa sempre più dura
Sono vivo alla natura
Dentro questa selva oscura
E' una buia via, radura
Ma io non avrò paura
Con me ho il lume già acceso
Il fuoco sul ceppo
Mi muovo qua lento
Nel buio più tetro
La mia anima è un gatto nero
Per le vie di un viandante serio
Che si ferma ad ammirare il vento
E poi vede la nebbia
Annego
La mia vita è un legno di faggio
All'esterno i parassiti mi mangiano
Il linguaggio
L'anima e il mio estro saggio
Mando la scialuppa di salvataggio
A me stesso
Al mio posto
Ingaggio
Un doppione di me per te
E ci vedremo
Il 5 maggio
Ora io parto
L'amore di un pazzo
Processo di altro
Cuore, infarto
Matto come il giullare di corte
Che con me sorride
Ma dentro ha la morte
Poi lo preso quel treno
Ora sono più sereno
Un lavoro non c'è l'ho
Ma la via almeno
E quel milite ignoto
A cui tanto mi lego
Non capisco da dove è vissuto
A cosa ha fatto per essere conosciuto
Forse è un nessuno
Un po' come me
E non ha un futuro
O forse è la morte
1000 spilli nel cuore
Cicatrici attorno
Un bel fiore che muore
Io sono moribondo
Io non credo all'amore
È una falsa illusione
Di getto
Ora mi sparo il proiettile è un perno
Per il cervello
(bang)
Ora io parto
L'amore di un pazzo
Processo di altro
Cuore, infarto
Matto come il giullare di corte
Che come me sorride
Ma dentro ha la morte
Aspetto una carezza
Il ragazzo lo apprezza
Il fante si spezza
Ai posteri l'ardua sentenza
Credits
Writer(s): Giorgio Arnone, Riccardo Campisi
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