J Lo Pinto -
II
L'amore distopico
Splendeva come il sole
Ma è durato poche ere
Perso nella polvere
Nel moto di rivoluzione
Il buio tornò
L'angoscia sorrise e gli aprì
Lei invece come la luna
Piena, gioisa e cicciona
Mi guardava con amore
Anche mentre si allontava
Dalla sua orbita
E no, non la vidi mai più
Mascherati da se stessi
Mel rumore connessi
Scienziati eppure fessi
Dolore do dolo del Re
Abbandonati a se stessi
Dal rumore sommersi
Piegati e soppressi
Dolore do dolo del Re
Un pianeta galleggia nel vuoto
In groppa ha un bambino che piange
Con gli occhi socchiusi vede ombre e fantasmi
E si perde la luce di tutte le stelle
Che, gli possono cadere in testa
Aveva occhi di Venere
Le sue parole come sassolini
Rotolavano nel torrente
E loro dietro ad inseguire
Finirono nel mare
Sul fondale si misero a dormire
Nel sogno cavalcare
Un cavalluccio mari-spaziale
Nei campi della via lattea
Slalom fra le super nove
Poi finì il tempo
E svanirono tutti d'incanto
Mascherati da se stessi
Nel rumore connessi
Scienziati eppure fessi
Dolore do dolo del Re
Abbandonati a se stessi
Dal rumore sommersi
Piegati e soppressi
Dolore do dolo del Re
Un pianeta galleggia nel vuoto
In groppa ha un bambino che dorme
Adesso si può respirare di nuovo
Pensa e canta felice per tutte le stelle
Che, gli possono cadere in testa
Ma è durato poche ere
Perso nella polvere
Nel moto di rivoluzione
Il buio tornò
L'angoscia sorrise e gli aprì
Lei invece come la luna
Piena, gioisa e cicciona
Mi guardava con amore
Anche mentre si allontava
Dalla sua orbita
E no, non la vidi mai più
Mascherati da se stessi
Mel rumore connessi
Scienziati eppure fessi
Dolore do dolo del Re
Abbandonati a se stessi
Dal rumore sommersi
Piegati e soppressi
Dolore do dolo del Re
Un pianeta galleggia nel vuoto
In groppa ha un bambino che piange
Con gli occhi socchiusi vede ombre e fantasmi
E si perde la luce di tutte le stelle
Che, gli possono cadere in testa
Aveva occhi di Venere
Le sue parole come sassolini
Rotolavano nel torrente
E loro dietro ad inseguire
Finirono nel mare
Sul fondale si misero a dormire
Nel sogno cavalcare
Un cavalluccio mari-spaziale
Nei campi della via lattea
Slalom fra le super nove
Poi finì il tempo
E svanirono tutti d'incanto
Mascherati da se stessi
Nel rumore connessi
Scienziati eppure fessi
Dolore do dolo del Re
Abbandonati a se stessi
Dal rumore sommersi
Piegati e soppressi
Dolore do dolo del Re
Un pianeta galleggia nel vuoto
In groppa ha un bambino che dorme
Adesso si può respirare di nuovo
Pensa e canta felice per tutte le stelle
Che, gli possono cadere in testa
Credits
Writer(s): Ciro Lo Pinto
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