La mia Vera vOce.

La mia vera voce è una catena di nocche stampate contro una mandibola rotta
Notti passate in ginocchio schiacciato dai sensi di colpa
L'interruttore delle mie emozioni è sempre spento
Appena sento la corrente dentro mi spavento
Ho il controllo della mente ma non quello dell'impulso che danneggia quelli a cui tengo
Nascosto al caldo che il mondo è un po' freddo
Non posso scappare dai demoni che ho dentro
Ho gli occhiali da sole con le lenti in negativo per filtrare un po' del buio in cui cammino Lento
Lo la lascio prima che lei mi lasci oggi
Planando stanco nell'abbraccio dei ricordi
Mi sento un po' un pupazzo di cerotti
Strappato e buttato in un lago di sangue e cemento, torno dentro me stesso in una folata Di cocci

Non fumo mai davanti a uno specchio
Per non leggere dentro al fumo che sbuffo quello che penso
Gli occhi arrossati dal tempo che ho perso
Un mare di polvere e di legno puro mi accarezza le suole
Io che sorseggio un vino scuro, un liquido buio come il mio futuro
Tetra passione ribolle negli occhi
Sbocco sangue il cuore si spezza
Faccio il duro non mi hanno insegnato il significato di tenerezza
Sbuffo fumo e muoio se il cuore mi si raffredda, come avessi un camino in testa
Penso al passato: sono passato dall'amare ma vivere in pena
A dare un senso alla vita senza riuscire ad amare, n'è valsa la pena? (Nah)
Ora che cala la sera
Tutti che credon sia forte davvero
Alzo la testa al cielo, un po' mi ci rivedo
Mi chiedo (Cosa?)
Se non sia Dio a credere in noi, a piegarsi e a pregarci piangendo di togliergli il peso che Ha sopra la schiena, Etra



Credits
Writer(s): Claudio Mele
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