Calamita

Quante volte avrei voluto urlare e poi
ho messo in pausa il cuore,
in play tutto il rancore,
masticavo al buio i tuoi pensieri e le parole.

Ma che scemo, dovevo scappar da te.
Dovevo già capirlo la prima volta a letto,
hai detto "io ci sto stretta,
io ci sto troppo dentro

qui con te".
Il cuore già occupato,
ma vibrava dalla voglia di star
qui con me.
Due piedi in una scarpa,
prima o poi si inciampa.

Ma io mi sono innamorato di te,
scusami, ma mi scoppiava troppo il cuore
e ho provato ogni anno a staccarmi da te,
ma calamita tu, tu m'hai rubato il cuore.
Tu m'hai rubato il cuore.

Quante volte m'hai detto è un errore, ma
prima di essere uno sbaglio, siamo stati scelta,
ma ora vai di fretta, hai un altro che ti aspetta.
A che serve adesso galleggiare, se...
se devo stare solo, affogherò nel vuoto
che lascia la tua ombra, ricordando le notti in cui eri
qui con me
a contare le stelle, non era mai abbastanza il tempo
qui con te.
Adesso guardi le mie stelle negli occhi di un altro.

Ma io mi sono innamorato di te,
scusami, ma mi scoppiava troppo il cuore
e ho provato ogni anno a staccarmi da te,
ma calamita tu, tu m'hai rubato il cuore.
Tu m'hai rubato il cuore.

E fisserò di nuovo quella porta,
svanirà lenta ancora la tua ombra,
poi tornerai ed andrai via un'altra volta,
giusto o sbagliato in fondo non m'importa.
Senza di te Napoli sembra morta,
fa freddo quasi come fosse Aosta.
Mi illuderò che per te io sia certezza,
che di noi, anche tu, non sai stare senza.

Ma io mi sono innamorato di te,
scusami, ma mi scoppiava troppo il cuore
e ho provato ogni anno a staccarmi da te,
ma calamità tu, tu m'hai rubato il cuore.
Tu m'hai spezzato il cuore.



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