Canto

Pagine e sentieri tra le pagine di ieri
Vuoti solitari alla ricerca del domani
Canto questa vita, non ti chiedo perché mai
Mi lasci respirare questa trappola di guai
Città che ho odiato quando ero bambino
E adesso tengo stretta alla mia pelle
Raccontami il mistero delle cose
Riportami alla profondità del mare

Le mie ossa le ho contate ad una ad una
I tuoi occhi sono specchio del digiuno
Di quei giorni passati a casa mia
Di cui ho ancora qualche volta nostalgia

Città che muori lenta nella sera
Che scopri la bellezza piano piano
Il tuo tempo mi ha afferrato di sorpresa
E non ho ancora assaporato il tuo richiamo
Si solleva la polvere e confonde
Io ero con te, senza rughe sulla fronte
Tra la gente stupita al tuo passaggio
Il silenzio mi accompagna, adesso canto



Credits
Writer(s): Giuseppe Lana
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