Fuori città

Fra i tavoli all'aperto di un ristorante di periferia
Per cortili e porticati sbiaditi dal tempo
Affondo nella strada e aspetto il mattino
E un treno che mi porti fuori città

Sopra a una macchina a noleggio un pomeriggio andando chissà dove
Per sentieri di granturco seduti a far niente
A volte quei giorni ritornano ancora
Coi colori dell'autunno con le luci della sera
Il cielo dal lunotto d'un tassì tra i viali di Buenos Aires
Poi un temporale, è notte fonda
Andavo per i trenta o giù di lì per dune di ghiaia bianca
Tra vuoti d'aria, di quando in quando
Un tremito nel dormiveglia
Un turbine poi nubi d'ambra
Un vieni e vai tutto tramonta
D'un tratto è calma piatta poi precipito
Tra i tavoli all'aperto di un ristorante di periferia
Cammino indietro e avanti per viali illuminati a giorno
Sulla rampa di una banchina aspetto il mattino
E un treno che mi porti fuori città



Credits
Writer(s): Andrea Poggio, Enrico Gabrielli
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