VERDEACQUA
A metà tra 2 mondi come gli idrovolanti
O ci affondi oppure impari a nuotarci
Qui il tempo non passa mai
La mia pelle è verde acqua oramai
Respiro
Breva e Tivano su una panchina al porto
Io come Giratina nel Mondo Distorto
Quanti scheletri stanno laggiù
Lontani da sti pali bianchi e blu
Gabbiani e papere litigano per il pane
Sotto quel salice ci ho passato mezzestate
Questo è il posto che chiamo casa
Me lo ricordano i cigni in fila indiana
E quest'onda
È già la quarta volta che rimbalza
Da una sponda all'altra
Quando torna
Le chiederò che senso abbia
Farsi sempre la stessa tratta
E se
Un giorno me ne andassi via
Tornerei seguendo la scia
Che ho lasciato nelle acque che
Mi hanno cresciuto
E come Lucia
Darò anch'io il mio addio ai monti
Che conservano i miei ricordi
Gli incubi e i sogni
Che hanno fatto di te casa mia
Cammino
Lungo la riva, lancio e i sassi rimbalzano
Questo è il Lago d'ira, io sono Rosso alla Gyarados
In primo piano in piazza Cavour
Barche prendono il sole a pancia insù
Battelli e motoscafi riposano al molo
Diversi scenari che non rendono in foto
Di notte le luci sui campanili
Facevamo i tuffi dai pontili
Se sto troppo in acqua appaion rughe sulle dita
Come se ci accorciasse la vita
Sulla diga una luce verde, Gatsby Jay
Siamo io, un vecchio e il lago come Hemingway
E quest'onda
È già la quarta volta che rimbalza
Da una sponda all'altra
Quando torn
Le chiederò che senso abbia
Farsi sempre la stessa tratta
E se
Un giorno me ne andassi via
Tornerei seguendo la scia
Che ho lasciato nelle acque che
Mi hanno cresciuto
E come Lucia
Darò anch'io il mio addio ai monti
Che conservano i miei ricordi
Gli incubi e i sogni
Che hanno fatto di te casa mia
A metà tra 2 mondi come gli idrovolanti
O ci affondi oppure impari a nuotarci
Qui il tempo non passa mai
La mia pelle è verde acqua oramai
O ci affondi oppure impari a nuotarci
Qui il tempo non passa mai
La mia pelle è verde acqua oramai
Respiro
Breva e Tivano su una panchina al porto
Io come Giratina nel Mondo Distorto
Quanti scheletri stanno laggiù
Lontani da sti pali bianchi e blu
Gabbiani e papere litigano per il pane
Sotto quel salice ci ho passato mezzestate
Questo è il posto che chiamo casa
Me lo ricordano i cigni in fila indiana
E quest'onda
È già la quarta volta che rimbalza
Da una sponda all'altra
Quando torna
Le chiederò che senso abbia
Farsi sempre la stessa tratta
E se
Un giorno me ne andassi via
Tornerei seguendo la scia
Che ho lasciato nelle acque che
Mi hanno cresciuto
E come Lucia
Darò anch'io il mio addio ai monti
Che conservano i miei ricordi
Gli incubi e i sogni
Che hanno fatto di te casa mia
Cammino
Lungo la riva, lancio e i sassi rimbalzano
Questo è il Lago d'ira, io sono Rosso alla Gyarados
In primo piano in piazza Cavour
Barche prendono il sole a pancia insù
Battelli e motoscafi riposano al molo
Diversi scenari che non rendono in foto
Di notte le luci sui campanili
Facevamo i tuffi dai pontili
Se sto troppo in acqua appaion rughe sulle dita
Come se ci accorciasse la vita
Sulla diga una luce verde, Gatsby Jay
Siamo io, un vecchio e il lago come Hemingway
E quest'onda
È già la quarta volta che rimbalza
Da una sponda all'altra
Quando torn
Le chiederò che senso abbia
Farsi sempre la stessa tratta
E se
Un giorno me ne andassi via
Tornerei seguendo la scia
Che ho lasciato nelle acque che
Mi hanno cresciuto
E come Lucia
Darò anch'io il mio addio ai monti
Che conservano i miei ricordi
Gli incubi e i sogni
Che hanno fatto di te casa mia
A metà tra 2 mondi come gli idrovolanti
O ci affondi oppure impari a nuotarci
Qui il tempo non passa mai
La mia pelle è verde acqua oramai
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