Padania Paranoica

Deraglia nel mio petto
Un treno che non so
E poi mi dimentico
Di me, di te e di noi
Per dar di matto in mezzo al traffico
Se lascerò alle mosche
Le mie briciole di spazio-tempo
Cercami nei letamai
Ricordami di stare sveglio

Ma non so, ma non so
La cosa più giusta da dire
E non ti ascolto, parlo troppo
E poi mi pento
E poi mi pento

Mi chiedo come si fa
A non cadere nei fili di una città
A prendere il vuoto per camminarci
Lasciarlo in pace, contare i passi
Spiegami i gesti, i sistemi complessi
Respira di pancia, rendili semplici
Se riesci fermami

Troppi pensieri mi stringono i tendini
Tirano il freno, provano a stendermi
Stringono il filo da cui ti parlo
Fanno sbagliare binario e vagone
Trattengo il fiato, poi perdo il contatto
E intanto chiedo a un respiro di farmi un favore

Dirada la nebbia e il pallore
Annienta il ritardo che non scegliamo
Pulisci i pensieri su cui mi rifletto per ore
Aspetta finché ne usciamo, finché ne siamo fuori
Finché arriviamo da soli a destinazione
Sciogliendo nodi

Padania paranoica metti i miei vent'anni su una metro
E guardali passare come le stazioni oltre al vetro

Ma non so, ma non so
La cosa più giusta da dire
E non ti ascolto, parlo troppo e poi mi pento
Ma non so, ma non so
La cosa più giusta da dire
E non ti ascolto, fa lo stesso
Parlo troppo



Credits
Writer(s): Roberto He, Marco Boffelli, Matteo Rizzi
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