Fondi di caffè
Ti ruberei un bacio e lo terrei tutto per me
Te lo ridarei indietro con il gusto del caffè
Appena ti svegli alla mattina
Lisbona dorme raggomitolata
L'oceano soffia e tu lo guardi spensierata
In equilibrio fra magia e matematica
Curiosa e trasparente, a modo tuo poetica
Ti prendo il cappellino e me lo metto storto
Cammino sul muretto e sto in bilico sul bordo
E faccio finta di volare con le braccia aperte
Tu mi guardi e ridi con la tua maglietta verde
Lo sai che i leopardi piangono sempre
Quando sono al buio perché non capiscono
Se sono pantere e hanno bisogno
Di una luce per vedere chi sono
Era scritto nelle stelle
E nei fondi del caffè
Che ho imparato a leggere
Solo per capire che
Non li avrei mai ascoltati
E che alla fine
Avrei scelto te
Io, sognatore, suonatore di varie faccende
Tu, che deliziosamente mi tieni nel presente
Giochiamo a "floor is lava" nella tua cucina
E dentro al buio di 'sta notte brindiamo con un'altra lattina
A te che guardi le stelle e sai tutti i loro nomi
A me che guardo le stelle e scrivo canzoni
Traccio la tua silhouette in ogni cielo che conosco
E ti ritrovo nel riflesso di un bicchiere di rosso
Che non bevo ma contemplo mentre mi sveli i tuoi segreti
E dipingi i miei confini con un'alba nel Serengeti
Sei il mio flusso d'incoscienza, sei una costellazione
Chiedimi della felicità e io ti chiamerò per nome
Ma per mia stessa ammissione tutta questa situazione
Mi fa tremare di paura, che mi fai venire voglia di vincere
Quando mi guardi negli occhi e la terra sotto ai nostri piedi
Trema per l'emozione
E noi che siamo innamorati
Anche se non ce lo diciamo
Sotto la luce della luna
Su un pontile abbandonato
Camminiamo sugli scogli
Tenendoci per mano
Sii la mia onda e diverrò un capitano
Era scritto nelle stelle
E nei fondi del caffè
Che ho imparato a leggere
Solo per capire che
Non li avrei mai ascoltati
E che alla fine
Avrei scelto te
Era scritto nelle stelle
E nei fondi del caffè
Li ho riscritti io da capo
Per far uscire che
Era giusto il mio coraggio
E che alla fine ho scelto te
A cosa serve il tempo
Senza il coraggio di giocarsi tutto
Tu non dimenticare
Mai che il caffè è meno amaro
Se lo bevo insieme a te
Te lo ridarei indietro con il gusto del caffè
Appena ti svegli alla mattina
Lisbona dorme raggomitolata
L'oceano soffia e tu lo guardi spensierata
In equilibrio fra magia e matematica
Curiosa e trasparente, a modo tuo poetica
Ti prendo il cappellino e me lo metto storto
Cammino sul muretto e sto in bilico sul bordo
E faccio finta di volare con le braccia aperte
Tu mi guardi e ridi con la tua maglietta verde
Lo sai che i leopardi piangono sempre
Quando sono al buio perché non capiscono
Se sono pantere e hanno bisogno
Di una luce per vedere chi sono
Era scritto nelle stelle
E nei fondi del caffè
Che ho imparato a leggere
Solo per capire che
Non li avrei mai ascoltati
E che alla fine
Avrei scelto te
Io, sognatore, suonatore di varie faccende
Tu, che deliziosamente mi tieni nel presente
Giochiamo a "floor is lava" nella tua cucina
E dentro al buio di 'sta notte brindiamo con un'altra lattina
A te che guardi le stelle e sai tutti i loro nomi
A me che guardo le stelle e scrivo canzoni
Traccio la tua silhouette in ogni cielo che conosco
E ti ritrovo nel riflesso di un bicchiere di rosso
Che non bevo ma contemplo mentre mi sveli i tuoi segreti
E dipingi i miei confini con un'alba nel Serengeti
Sei il mio flusso d'incoscienza, sei una costellazione
Chiedimi della felicità e io ti chiamerò per nome
Ma per mia stessa ammissione tutta questa situazione
Mi fa tremare di paura, che mi fai venire voglia di vincere
Quando mi guardi negli occhi e la terra sotto ai nostri piedi
Trema per l'emozione
E noi che siamo innamorati
Anche se non ce lo diciamo
Sotto la luce della luna
Su un pontile abbandonato
Camminiamo sugli scogli
Tenendoci per mano
Sii la mia onda e diverrò un capitano
Era scritto nelle stelle
E nei fondi del caffè
Che ho imparato a leggere
Solo per capire che
Non li avrei mai ascoltati
E che alla fine
Avrei scelto te
Era scritto nelle stelle
E nei fondi del caffè
Li ho riscritti io da capo
Per far uscire che
Era giusto il mio coraggio
E che alla fine ho scelto te
A cosa serve il tempo
Senza il coraggio di giocarsi tutto
Tu non dimenticare
Mai che il caffè è meno amaro
Se lo bevo insieme a te
Credits
Writer(s): Gian Marco Pizzi
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