IL TUO DOMANI
Ricordo quando tu nascesti era novembre un giorno freddo
Il tuo pianto scaldava una famiglia dall'interno
Io da poco patentato, venni a trovare tua madre
Con un mazzo di fiori su un lettino d'ospedale
Un fiocco rosa incorniciava
La porta, il reparto
La nonna lacrimava, pesa 2 chili e 4
La mamma riposava
E' cotta, dal parto
Il nonno ti osservava dallo specchio con lo sguardo
E dentro un pó soffriva lo so
Quando pensava che sua figlia ripartiva e lui no
E realizzava che non era più bambina, da un pó
E a capo chino, poi andò
Coi pensieri verso casa fuori da quella clinica
Ma loro ti vogliono bene
Ti staranno vicino, fino a quando ragion tiene
Ti vizieranno sempre e mamma sai che poi si incazzerà
Perché non riesce mai a metterti a posto la tua camera
Non prender mai tuo zio
Come un esempio, come una mente, come da mentore
È sempre stato bravo a mentire
È pensa sempre il mondo è mio
Come una lente, d'ingrandimento, prenditi tempo
Per poi focalizzarti su ciò che vuoi scoprire
Fatti forza
Quando crescerai e ti renderai
Conto di chi davvero conta e da sempre ti circonda
Ricorda
Che non perde davvero colui che molla la corda
Un legame lo rafforza
E chissà come sarà il tuo domani
Perché al mio ormai non ci penso più
Giuro che passerò spesso a trovarti
Fino a quando non ci sarò più
Dì a mamma che la penso sempre
Anche se ormai è da un pezzo che non la sento per niente
Lo sa che non esprimo le emozioni facilmente
Le volte che l'ho fatto, mi ha fatto solamente
Male
Non stare male, se non ne vale la pena
Fuori è pieno di avvoltoi, tu pensa ad essere iena
Ogni lacrima versata, sarà la forza sulla tua schiena
Prova sempre compassione, non provare mai pena
Se diventerò qualcuno, tu ricordami chi ero
Su un ritratto chiaroscuro sarai luce dentro al nero
Custodisci ciò che ho scritto, un nodo, un manoscritto
Che ti guiderà nel buio come fosse il tuo vangelo
Rispetta tua sorella
Che tu sarai più grande, protettiva e sempre sveglia
Resta sempre vigile, pensa sempre a ridere
Spesso inciamperai, ti rialzerai ed avrai più voglia di vivere
E chissà come sarà il tuo domani
Perché al mio ormai non ci penso più
Giuro che passerò spesso a trovarti
Fino a quando non ci sarò più
Il tuo pianto scaldava una famiglia dall'interno
Io da poco patentato, venni a trovare tua madre
Con un mazzo di fiori su un lettino d'ospedale
Un fiocco rosa incorniciava
La porta, il reparto
La nonna lacrimava, pesa 2 chili e 4
La mamma riposava
E' cotta, dal parto
Il nonno ti osservava dallo specchio con lo sguardo
E dentro un pó soffriva lo so
Quando pensava che sua figlia ripartiva e lui no
E realizzava che non era più bambina, da un pó
E a capo chino, poi andò
Coi pensieri verso casa fuori da quella clinica
Ma loro ti vogliono bene
Ti staranno vicino, fino a quando ragion tiene
Ti vizieranno sempre e mamma sai che poi si incazzerà
Perché non riesce mai a metterti a posto la tua camera
Non prender mai tuo zio
Come un esempio, come una mente, come da mentore
È sempre stato bravo a mentire
È pensa sempre il mondo è mio
Come una lente, d'ingrandimento, prenditi tempo
Per poi focalizzarti su ciò che vuoi scoprire
Fatti forza
Quando crescerai e ti renderai
Conto di chi davvero conta e da sempre ti circonda
Ricorda
Che non perde davvero colui che molla la corda
Un legame lo rafforza
E chissà come sarà il tuo domani
Perché al mio ormai non ci penso più
Giuro che passerò spesso a trovarti
Fino a quando non ci sarò più
Dì a mamma che la penso sempre
Anche se ormai è da un pezzo che non la sento per niente
Lo sa che non esprimo le emozioni facilmente
Le volte che l'ho fatto, mi ha fatto solamente
Male
Non stare male, se non ne vale la pena
Fuori è pieno di avvoltoi, tu pensa ad essere iena
Ogni lacrima versata, sarà la forza sulla tua schiena
Prova sempre compassione, non provare mai pena
Se diventerò qualcuno, tu ricordami chi ero
Su un ritratto chiaroscuro sarai luce dentro al nero
Custodisci ciò che ho scritto, un nodo, un manoscritto
Che ti guiderà nel buio come fosse il tuo vangelo
Rispetta tua sorella
Che tu sarai più grande, protettiva e sempre sveglia
Resta sempre vigile, pensa sempre a ridere
Spesso inciamperai, ti rialzerai ed avrai più voglia di vivere
E chissà come sarà il tuo domani
Perché al mio ormai non ci penso più
Giuro che passerò spesso a trovarti
Fino a quando non ci sarò più
Credits
Writer(s): Claudio Chiavetta, Matteo Claudio Marendon
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