Parlerò di te
Sono tornato e la casa era sporca come me la ricordavo
Avevo in tasca una chiave di scorta però non la riportavo
Dalla finestra della cameretta sognavo di stare su un prato
Oppure di stare su un palco in alto parto dove vado
Ricordo bene i tuoi occhi tristi, che adesso si sono illuminati
Ricordo pure quando mi dissi, così però mi deludi Mati
Mi domandavo ci avranno visti, a litigare come dannati
Quante ferite ci siamo inflitti, ma dai quei tagli siamo rinati, hey
Tu che hai sempre la risposta pronta ma non ti ho mai fatto nessuna domanda
Sai già tutto prima che apra bocca io non so nemmeno chi me la comanda
Quanto odiavo quella filastrocca che tu mi cantavi come ninna nanna
Con tre dita dentro ogni tua ciocca mi bastava questo a ritrovare calma
Calma, la calma che mi è sempre mancata, calma
Me ne servirebbe una manciata
Mi scrissi una lettera non sapevo dove metterla quindi l'ho stracciata
È come la prima goccia di una doccia, ghiacciata
È un'altra primavera, è il primo caldo, dammi una penna nera
Ne scrivo un altro, ma questa volta parlerò di te ma questa volta parleremo (parleremo)
È un'altra primavera, è il primo Maggio
Dammi una penna nera e un po' di coraggio
Che questa volta parlerò di te che questa volta parleremo (parleremo)
Hey ciao, come stai? Mangi fuori oppure torni a casa?
Ti lascio in frigo un piatto di pasta, se preferisci fatti una piada
Dove vai? Guida piano quando sei per strada
A me piaceva che eri distratta, ora ci sei qualunque cosa accada
Sono giorni che parliamo un po' di tutto come non abbiamo fatto prima
Condividere il mio tempo con te è un lusso questo flusso scioglierà la brina
Tempo, questa vita a volte ce ne priva, nessuno saprà mai come gestirlo
Che se ne dica o che se ne scriva
Dentro al tuo sguardo leggo sicurezza, tra un po' riparto va così tu resta
Abbiam già preso il bis di tristezza, ma da qui nulla ti spazza via niente ti spezza
E' un po' che ci penso anche se sono in giro e stasera suono
Chissà se a lavoro ti è andata meglio, chissà se quel dolce è venuto buono
Chissà se sei fiera di quello che faccio di quello che dico e di cosa sono
Io sono orgoglioso di esser tuo figlio, da quando amavamo lo stesso uomo, mamma
È un'altra primavera, è il primo caldo, dammi una penna nera
Ne scrivo un altro, ma questa volta parlerò di te ma questa volta parleremo (parleremo)
È un'altra primavera, è il primo Maggio
Dammi una penna nera e un po' di coraggio che questa volta parlerò di te
Che questa volta parleremo (parleremo)
Avevo in tasca una chiave di scorta però non la riportavo
Dalla finestra della cameretta sognavo di stare su un prato
Oppure di stare su un palco in alto parto dove vado
Ricordo bene i tuoi occhi tristi, che adesso si sono illuminati
Ricordo pure quando mi dissi, così però mi deludi Mati
Mi domandavo ci avranno visti, a litigare come dannati
Quante ferite ci siamo inflitti, ma dai quei tagli siamo rinati, hey
Tu che hai sempre la risposta pronta ma non ti ho mai fatto nessuna domanda
Sai già tutto prima che apra bocca io non so nemmeno chi me la comanda
Quanto odiavo quella filastrocca che tu mi cantavi come ninna nanna
Con tre dita dentro ogni tua ciocca mi bastava questo a ritrovare calma
Calma, la calma che mi è sempre mancata, calma
Me ne servirebbe una manciata
Mi scrissi una lettera non sapevo dove metterla quindi l'ho stracciata
È come la prima goccia di una doccia, ghiacciata
È un'altra primavera, è il primo caldo, dammi una penna nera
Ne scrivo un altro, ma questa volta parlerò di te ma questa volta parleremo (parleremo)
È un'altra primavera, è il primo Maggio
Dammi una penna nera e un po' di coraggio
Che questa volta parlerò di te che questa volta parleremo (parleremo)
Hey ciao, come stai? Mangi fuori oppure torni a casa?
Ti lascio in frigo un piatto di pasta, se preferisci fatti una piada
Dove vai? Guida piano quando sei per strada
A me piaceva che eri distratta, ora ci sei qualunque cosa accada
Sono giorni che parliamo un po' di tutto come non abbiamo fatto prima
Condividere il mio tempo con te è un lusso questo flusso scioglierà la brina
Tempo, questa vita a volte ce ne priva, nessuno saprà mai come gestirlo
Che se ne dica o che se ne scriva
Dentro al tuo sguardo leggo sicurezza, tra un po' riparto va così tu resta
Abbiam già preso il bis di tristezza, ma da qui nulla ti spazza via niente ti spezza
E' un po' che ci penso anche se sono in giro e stasera suono
Chissà se a lavoro ti è andata meglio, chissà se quel dolce è venuto buono
Chissà se sei fiera di quello che faccio di quello che dico e di cosa sono
Io sono orgoglioso di esser tuo figlio, da quando amavamo lo stesso uomo, mamma
È un'altra primavera, è il primo caldo, dammi una penna nera
Ne scrivo un altro, ma questa volta parlerò di te ma questa volta parleremo (parleremo)
È un'altra primavera, è il primo Maggio
Dammi una penna nera e un po' di coraggio che questa volta parlerò di te
Che questa volta parleremo (parleremo)
Credits
Writer(s): Matteo Angelo Loi
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