Stronger
Cerco di essere più forte
Come prima non mi hai visto mai
In faccia ho preso mille porte
Troppe volte sai ho pensato che mi odiasse dio
Barista carica quel cocktail
Così dimentico anche il nome mio
E gioco a dadi con la morte
Perché stasera vorrei uccidermi
E mi ricordo bambino quando mi isolavo
Non giocavo alienato dentro al mio isolato
Distaccato normalmente dalla gente, come sempre sguardo assente, in altre terre come un isolano
Stasera esco da casa mia
Non trovo più la retta via
La pace sempre un utopia
Stacco la spina eutanasia
Ora non credo piu a quello che gli altri credono
L'ignoranza delle gente duole al fegato
Non ho catene ai polsi salde che mi legano
Non venero nessuno perché i miti cadono
E mi chiedo mo
Perché sentirsi superiori
siamo gocce di un oceano
Di vizi e debolezze sommate, che poi tutto sommato si rivelano esser sempre le stesse
Nelle quali ci perdiamo in labirinti fitti è come un dedalo
Non mi stupisco più di nulla della cattiveria
L'indifferenza l'omertà la vanità l'invidia
Ero un neonato cieco in culla, a Bogotà miseria
Son maturato ed ho schivato ogni fottuta insidia
È La vita che ti mette a dura prova con ostacoli
È una piovra coi tentacoli
E se da solo non ti aiuti non esisteranno oracoli o miracoli
E tu brucerai all'inferno in mezzo ai diavoli
Se mi guardi dritto in faccia non è tutto apposto
Non sopporto i cliché odierni dove tutto ha un costo
Vedo il mio volto dallo specchio consumato e posso
Dire che soffro e da un un po di anni non mi riconosco
Quando vagherò nel buio
La tua luce mi farà da guida
E l'energia che mi hai donato
Non farà crollare l'autostima
Non lascerò niente in sospeso
Come spesso ho fatto prima
Quanto mi fa male
Sapere che non ti rivedrò
Non metto il cuore in pace
Questa ferita non la richiuderò
in casa tutto tace
Ma la tua voce dentro me sentirò
Te l'ho promesso continuo a lottare
Con la tua forza un giorno mi rialzerò
Cerco di essere più forte
Come prima non mi hai visto mai
In faccia ho preso mille porte
Troppe volte sai ho pensato che mi odiasse dio
Barista carica quel cocktail
Così dimentico anche il nome mio
E gioco a dadi con la morte
Perché stasera vorrei uccidermi
Come prima non mi hai visto mai
In faccia ho preso mille porte
Troppe volte sai ho pensato che mi odiasse dio
Barista carica quel cocktail
Così dimentico anche il nome mio
E gioco a dadi con la morte
Perché stasera vorrei uccidermi
E mi ricordo bambino quando mi isolavo
Non giocavo alienato dentro al mio isolato
Distaccato normalmente dalla gente, come sempre sguardo assente, in altre terre come un isolano
Stasera esco da casa mia
Non trovo più la retta via
La pace sempre un utopia
Stacco la spina eutanasia
Ora non credo piu a quello che gli altri credono
L'ignoranza delle gente duole al fegato
Non ho catene ai polsi salde che mi legano
Non venero nessuno perché i miti cadono
E mi chiedo mo
Perché sentirsi superiori
siamo gocce di un oceano
Di vizi e debolezze sommate, che poi tutto sommato si rivelano esser sempre le stesse
Nelle quali ci perdiamo in labirinti fitti è come un dedalo
Non mi stupisco più di nulla della cattiveria
L'indifferenza l'omertà la vanità l'invidia
Ero un neonato cieco in culla, a Bogotà miseria
Son maturato ed ho schivato ogni fottuta insidia
È La vita che ti mette a dura prova con ostacoli
È una piovra coi tentacoli
E se da solo non ti aiuti non esisteranno oracoli o miracoli
E tu brucerai all'inferno in mezzo ai diavoli
Se mi guardi dritto in faccia non è tutto apposto
Non sopporto i cliché odierni dove tutto ha un costo
Vedo il mio volto dallo specchio consumato e posso
Dire che soffro e da un un po di anni non mi riconosco
Quando vagherò nel buio
La tua luce mi farà da guida
E l'energia che mi hai donato
Non farà crollare l'autostima
Non lascerò niente in sospeso
Come spesso ho fatto prima
Quanto mi fa male
Sapere che non ti rivedrò
Non metto il cuore in pace
Questa ferita non la richiuderò
in casa tutto tace
Ma la tua voce dentro me sentirò
Te l'ho promesso continuo a lottare
Con la tua forza un giorno mi rialzerò
Cerco di essere più forte
Come prima non mi hai visto mai
In faccia ho preso mille porte
Troppe volte sai ho pensato che mi odiasse dio
Barista carica quel cocktail
Così dimentico anche il nome mio
E gioco a dadi con la morte
Perché stasera vorrei uccidermi
Credits
Writer(s): Daniele Garbarino
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