Arthur Rimbaud

Mi perdo al centro commerciale tra surgelati e Arthur Rimbaud
Mi perdo, ma non mi fa male, sapessi quanti cazzi ho
Nella testa, come un cesso metropolitano
Tu m'incidi addosso il tuo veleno ed io non posso più cancellarti, no
Non adesso che mi perdo dentro una lezione (mi perdo dentro una lezione)
Montale parla di food porn
Si aggiornano le storie nuove
Sono proprio al centro di New York

E poi scrollo grattacieli, culi, cani e croci
Lei si leva l'abito da sera
Ma non mi va più
Sono già le nove (sono già le nove)

Io ti prego, svegliami
Parlami
Non capisco più che cosa c'è
Non adesso (non adesso)
Io ti prego, parlami
Amami
Non fiorisce più una rosa in me
Non adesso (non adesso)
Non adesso (non adesso)

Non adesso che mi perdo in un ventiquattrore e il capo mi consolerà
Comprandomi le scarpe nuove in cambio di un'identità
E bocche intorno che si parlano, non dicono niente (s'intrecciano, non dicono niente)
Con un fischio sordo nelle orecchie
Come sempre sarà il vuoto di questo universo
Che ci fa cadere dentro un film
Sotto a un grande cielo di cemento
Mi gridavi: "Non è tutto qui"

E capivo che forse era vero
Decidevo di partire subito
Ora dimmi perché appeso dentro una stazione
Resto appeso a quelle voci su
Mi aggiorna la disperazione
Di partire neanche mi va più
E mi fotte la paura, ma delle persone
E che le spunte di questa canzone diventino blu
Le ho già lette io, le hai già lette tu, le hai già lette tu

Però almeno svegliami e parlami
Non capisco più che cosa c'è
Non adesso (non adesso)
Non adesso (non adesso)
Non adesso
Io ti prego, parlami e amami
Non fiorisce più una rosa in me
Non adesso (non adesso)
Non adesso (non adesso)

Non adesso che mi sveglio dentro un grande ufficio fra le carte di una scrivania
Stanno dando fuoco al sottinteso che rimane di una melodia
Non ti chiedo molto, solo un bacio
E che un giorno possa ritrovarmi dentro una poesia



Credits
Writer(s): Lorenzo Lepore
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