CLASSICO
Uh-uh (bom, bom, bom bom bom bom bom)
I tramonti quelli belli, i pranzi quelli belli
Vorrei togliere Internet agli ultra quarantenni
Che amano i gattini, che odiano i clandestini
Che risolvono i complotti ma sbagliano i congiuntivi
Quelli che la colpa è tutta dei poteri forti
E dei cantanti di oggi conoscono solo i gossip
E i loro miti sono tutti morti
Noi siamo ancora vivi, e come Vasco Rossi
Cantavo "Io vado al massimo" in un'Italia sul lastrico
Che mentre si indebitava noi si tirava la cinghia e il laccio emostatico
E c'hanno rapinato proprio bene
Invece tu sei nostalgico
L'età che abbiamo è la stessa
Ma siamo in guerra
Voi siete i figli della serva, vecchi di merda
Invece noi siamo un classico
Invece noi siamo un classico (uh, uh)
La mia generazione dice che 'sti ragazzini
Non vogliono più lavorare perché sono pigri
Che stupidi, preferiscono sognare e illudersi
Invece della paga in nero per lavori umili
Dicono quelli che dopo il diploma hanno trovato un posto fisso
Ed hanno aperto un mutuo senza avere il babbo ricco
Adesso con un kappa prendi la stanza in affitto
E il 110 e lode vale meno delle cripto
Oggi si accusa il giovane di essere un fallito, dipendente dal telefonino
'Sti vecchi che si fanno le foto all'aperitivo
Col botulino in faccia mentre bevono un mojito
La mia generazione cringe
Pensa che i giovani sono dei serial killer
Ma da bambino al parco vedevo gli zombie come in Thriller
Dovevo stare attento alle siringhe
Cantavo "Io vado al massimo" in un'Italia sul lastrico
Che mentre si indebitava noi si tirava la cinghia e il laccio emostatico
E c'hanno rapinato proprio bene
Invece tu sei nostalgico
L'età che abbiamo è la stessa ma siamo in guerra
Voi siete i figli della serva, vecchi di merda
Invece noi siamo un classico
La mia generazione di mammoni
Diamo la colpa ai figli se qui mancano i valori
Lasciandogli l'eredità del populismo
Antipasto del fascismo prosciutto e Meloni
La mia generazione di vallette nude in tele
Di pacche sul sedere che impennavano carriere
Mo' quelle che si fanno l'Onlyfans sono ricche
La mia generazione paga per farsi le pippe
Quelli che nascondono la fede
E sono nelle chat a fare i machi e a dare i voti alle colleghe
Tipo quella che al marito è un anno che non si concede
E poi dal capoufficio ci va con le calze a rete
Cinquantenni che cercano trombamiche che si trombino un quasi cadavere, tombamiche
Di noi la Storia dice che ai giovani abbiamo trasmesso solo l'epatite
Cantavo "Io vado al massimo" in un'Italia sul lastrico
Che mentre si indebitava noi si tirava la cinghia e il laccio emostatico
E c'hanno rapinato proprio bene
Invece tu sei nostalgico
L'età che abbiamo è la stessa
Ma siamo in guerra
Voi siete i figli della serva
Vecchi di merda, invece noi siamo un classico
Invece noi siamo un classico (uh, uh)
I tramonti quelli belli, i pranzi quelli belli
Vorrei togliere Internet agli ultra quarantenni
Che amano i gattini, che odiano i clandestini
Che risolvono i complotti ma sbagliano i congiuntivi
Quelli che la colpa è tutta dei poteri forti
E dei cantanti di oggi conoscono solo i gossip
E i loro miti sono tutti morti
Noi siamo ancora vivi, e come Vasco Rossi
Cantavo "Io vado al massimo" in un'Italia sul lastrico
Che mentre si indebitava noi si tirava la cinghia e il laccio emostatico
E c'hanno rapinato proprio bene
Invece tu sei nostalgico
L'età che abbiamo è la stessa
Ma siamo in guerra
Voi siete i figli della serva, vecchi di merda
Invece noi siamo un classico
Invece noi siamo un classico (uh, uh)
La mia generazione dice che 'sti ragazzini
Non vogliono più lavorare perché sono pigri
Che stupidi, preferiscono sognare e illudersi
Invece della paga in nero per lavori umili
Dicono quelli che dopo il diploma hanno trovato un posto fisso
Ed hanno aperto un mutuo senza avere il babbo ricco
Adesso con un kappa prendi la stanza in affitto
E il 110 e lode vale meno delle cripto
Oggi si accusa il giovane di essere un fallito, dipendente dal telefonino
'Sti vecchi che si fanno le foto all'aperitivo
Col botulino in faccia mentre bevono un mojito
La mia generazione cringe
Pensa che i giovani sono dei serial killer
Ma da bambino al parco vedevo gli zombie come in Thriller
Dovevo stare attento alle siringhe
Cantavo "Io vado al massimo" in un'Italia sul lastrico
Che mentre si indebitava noi si tirava la cinghia e il laccio emostatico
E c'hanno rapinato proprio bene
Invece tu sei nostalgico
L'età che abbiamo è la stessa ma siamo in guerra
Voi siete i figli della serva, vecchi di merda
Invece noi siamo un classico
La mia generazione di mammoni
Diamo la colpa ai figli se qui mancano i valori
Lasciandogli l'eredità del populismo
Antipasto del fascismo prosciutto e Meloni
La mia generazione di vallette nude in tele
Di pacche sul sedere che impennavano carriere
Mo' quelle che si fanno l'Onlyfans sono ricche
La mia generazione paga per farsi le pippe
Quelli che nascondono la fede
E sono nelle chat a fare i machi e a dare i voti alle colleghe
Tipo quella che al marito è un anno che non si concede
E poi dal capoufficio ci va con le calze a rete
Cinquantenni che cercano trombamiche che si trombino un quasi cadavere, tombamiche
Di noi la Storia dice che ai giovani abbiamo trasmesso solo l'epatite
Cantavo "Io vado al massimo" in un'Italia sul lastrico
Che mentre si indebitava noi si tirava la cinghia e il laccio emostatico
E c'hanno rapinato proprio bene
Invece tu sei nostalgico
L'età che abbiamo è la stessa
Ma siamo in guerra
Voi siete i figli della serva
Vecchi di merda, invece noi siamo un classico
Invece noi siamo un classico (uh, uh)
Credits
Writer(s): Alessandro Aleotti, Vito Perrini, Francesco Vigorelli, Alessio Lazzaroni, Federica Abbate, Wladimiro Perrini
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