Inganno
Sono diviso, spezzato, sospeso
Tra ciò che vorrei e ciò che avrei voluto
Ma quello che mi rimprovero davvero
È soltanto non aver mai tentato
L'acqua scorre sotto il ponte della vita
E io sono lì a guardarla passare
Aspettando
Che sia finita
Poi un guizzo, un istante di lucidità
Ma ecco che di nuovo scompare la verità
E come in un riflesso
Osservo le figure che mi scivolano addosso
Rendendomi conto finalmente
Che sono solo un inganno
Immobile, paralizzato
Continuo a fissarle con sguardo vacuo
Ma ecco immagini di luoghi inesplorati
Appaion nella mente con colori incantati
Per poi disporsi in cerchio
E riaperti gli occhi rimane il deserto
Destato con un poco d'affanno
Chiudo gli occhi sperando si ripeta l'inganno
Ma ora l'aria è diventata di ghiaccio
E nel cielo compare un grigio presagio
Di uomini deformi
Nell'affanno dei loro giorni
E un volto famigliare ma irriconosciuto
Mi parla in un linguaggio ormai perduto
E un vento sferzante
Mi soffia lontano dalla mia mente
E un momento dopo, ecco, sono
Da solo, piangente, che chiedo perdono
Mi rialzo, ritorno in me stesso
Riprendo da ciò che prima avevo smesso
Ignorando il fatale segreto
Che avevo intuito
Ma che ora è perso
Tra ciò che vorrei e ciò che avrei voluto
Ma quello che mi rimprovero davvero
È soltanto non aver mai tentato
L'acqua scorre sotto il ponte della vita
E io sono lì a guardarla passare
Aspettando
Che sia finita
Poi un guizzo, un istante di lucidità
Ma ecco che di nuovo scompare la verità
E come in un riflesso
Osservo le figure che mi scivolano addosso
Rendendomi conto finalmente
Che sono solo un inganno
Immobile, paralizzato
Continuo a fissarle con sguardo vacuo
Ma ecco immagini di luoghi inesplorati
Appaion nella mente con colori incantati
Per poi disporsi in cerchio
E riaperti gli occhi rimane il deserto
Destato con un poco d'affanno
Chiudo gli occhi sperando si ripeta l'inganno
Ma ora l'aria è diventata di ghiaccio
E nel cielo compare un grigio presagio
Di uomini deformi
Nell'affanno dei loro giorni
E un volto famigliare ma irriconosciuto
Mi parla in un linguaggio ormai perduto
E un vento sferzante
Mi soffia lontano dalla mia mente
E un momento dopo, ecco, sono
Da solo, piangente, che chiedo perdono
Mi rialzo, ritorno in me stesso
Riprendo da ciò che prima avevo smesso
Ignorando il fatale segreto
Che avevo intuito
Ma che ora è perso
Credits
Writer(s): Giacomo Rossi
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