Leonardo

Ti prendi gioco di me
Mi sa che non hai capito
Non sono il tipo che vorresti
Per te ma come amico
Dici che son démodé
Ma devi farmi un sorriso
E sarò dietro di te
Perché per sempre ti scrivo

A mente fresca senti questa
Che ti passa
Ti lascio una cuffietta, quella destra non si abbassa
Sei tu complessa metti il pentothal nell'acqua
E anestetizzi gli altri finché sola sei rimasta

Sono pronto, ma stolto se in fondo Il mondo leva di torno
Corro sul cordolo e conto
Tutti gli stronzi che incontro
Mi faccio un viaggio ogni sera
A maggio ritorno
Mai giocato con la musica
Ma l'ho vissuta a fondo

E sono stanco
Che mi sento caldo
Questa fretta di fregare il posto a qualcun altro
Io sono Leonardo e quindi me ne vanto
E non sarà un dovere ma è un diritto dimostralo

Quando si fa tardi e il buio mi fa ancora un po' paura
Penseró cosa resta di me

Canto una vita "bandito"
Sei tu che mi tieni vivo
Stringo le mani dei miei amici e ceno col mio nemico
Ho una parola di troppo nascosta sotto al cuscino
E cinquecentomila porte chiuse dietro di me
Certe cose è meglio dirle solo a te prima di farle
Le emozioni è meglio fingerle più volte che provarle
Così mi piace stare al limite per limitarle
Io sognavo la vita che faceva Timmy Turner

Tu La mangi? Basta che non la lasci
Ti dedico il futuro dal pancione ai primi calci
L'Intonaco sul muro, primo il mutuo poi i bilanci
Una vita da seduto, senza il bisogno di alzarsi

Quando si fa tardi e il buio mi fa ancora un po' paura
Penseró cosa resta di me

Quando si fa tardi e il buio mi fa ancora un po' paura
Penseró cosa resta di me



Credits
Writer(s): Enrico Vanossi, Icaro Pasquale Cosimo Tealdi, Leonardo Benedettini
Lyrics powered by www.musixmatch.com

Link