Morto Vivo (feat. Elianto)

Caro direttore, scrivo con orrore ed indignazione
Capita sovente d'incontrare gente senza cognizione
Di cos'è la vita, di cos'è la morte, della differenza
Ma quest'uomo ha superato ogni regola
Applicata a ogni minima decenza
Vivo in una tomba, mini-catacomba, sono morto ieri
Qui dal camposanto, ora vi racconto molto volentieri
Sono trapassato ch'erano le otto di ieri mattina
Era già spuntato il sole, aveva già cantato il gallo
Il tacchino e la gallina
E sono defunto, di tutto e punto i seppellitori
Io gli do consigli su come si abbina il nero coi colori
Privo di rimpianti, uno allunga i guanti verso un dente d'oro
Io gli mordo quella mano e lui con urlo vigoroso si dilegua
E grida e giura di cambiare entro Natale il suo lavoro
Morto vivo (del cimitero abitante abusivo)
Morto vivo (non agitatevi senza motivo)
Morto vivo

E' morto?
E' vivo?

Prima della messa situazione resta e pianti da operetta
Era l'occasione per la narrazione d'una barzelletta
Ce l'avevo pronta quella che racconta del carabiniere
Per paura od imbarazzo l'ecclesiale
Mi respinge nella bara col sedere
Dice l'officiante era un uomo retto e sotto io annuivo
Ma non si spiegava per quale difetto fossi morto vivo
Vuotano la cassa, tirano una rosa, la serbo tra le dita
Per provarci con la vedova che viene tutti i giorni
Per parlare a suo marito nonostante lui sia morto senza vita
Morto vivo (del cimitero abitante abusivo)
Morto vivo (non agitatevi senza motivo)
Morto vi-vi-vo

Caro direttore, non mi dia ragione sarò pure matto
Ma mi duole dire lei è connivente di questo misfatto
Il giornale d'oggi pare l'irrisione di buone creanze
Nella pagina dei morti c'è un annuncio in cui quell'uomo
Porge a tutti le più tristi condoglianze
Morto vivo (del cimitero abitante abusivo)
Morto vivo (non agitatevi senza motivo)
Morto vi-vi-vo