Il tuo nome
È Maggio, seguo questa su insta
Ha pochi follow ed è bellissima, la cosa mi colpisce
Penso: "le scrivo un messaggio"
La solita storia che si ripete
Lancio il dado, lo coglierà se le piaccio
Becco bene, non faccio neanche passare un mese
Alla fine usciamo davvero insieme
La aspetto fuori scuola al parcheggio a duecento metri
Arriva e sale con un sorriso a duecento denti
È vuota come sempre Verona di sera
Beviamo una cosa di fronte all'Arena
Parlo solo io, mi convinco che non si stia divertendo
Ma dice le serve tempo ad aprirsi
Sta piovendo e soltanto io ho l'ombrello
Due passi e ci facciamo stretti sotto lo stesso
Forse la situazione, forse il freddo
Sta di nuovo sorridendo e non sono mai stato meglio e si sente
Saltiamo in auto di nuovo, vogliamo bere l'ultimo
Ma è tardi e non trovo un bar aperto che sia uno
Ti porto a casa ma mi sembra di sapere già la strada
È un po' come me l'ero immaginata
Propongo di restare un po' a parlare
Al parco in cui vedrò spesso tuo padre con il cane e noi a scopare
Ma lì eravamo ancora una versione primordiale
Non dici niente se devi scendere per fumare
Ma non ricordo più il tuo nome, sensazione
Non so se è il frutto del tuo odio o del mio amore
E quando vado a letto porto i mostri con me
E se tu fossi uno di questi
Prendessi forma dalle mie idee
Già m'immagino che cosa diresti
Non mi ricordo più il tuo nome, più il tuo nome
Ti ricordi? Qualche giorno dopo ti invito a cucinare
Io non sono un grande cuoco
Mi scrivi: "Cosa serve?" ma ti passo prima a prendere
Facciamo spesa insieme, io zitto ma ti aiuto se hai le mani piene
Siamo sereni e forse un po' ci avviciniamo
Ma stiamo ancora seduti composti sul divano
Prendo coraggio, provo a darti un bacio
Quasi te lo chiedo, tu ti copri e io mi stacco
Resto di sasso, ma traduco il messaggio
Secondo me ti piaccio ma è presto quando mi lancio
Ti riaccompagno a casa per le sei
Guido pensieroso, un mio amico mi saluta al primo incrocio
Mi scrive poco dopo, mi chiede chi è la bionda che ho di fianco
Io rispondo di pensare a qualcun altro
Sono geloso, manco ci stessimo già sposando
Ma è così ingenua, quasi mi sembra la stia toccando
Ad un tratto rimetto in ballo il fatto del pranzo
Che mi spiace e che ci sto ancora pensando
Ma ti giri di scatto e mi dai un bacio mentre sto ancora parlando
Io taccio e ti guardo
Allora è questo ciò di cui parlano tutti
Lascio le certezze fare pace con i dubbi
Mi sono rilassato, uso il cambio mentre ti tengo la mano
Ascoltiamo Luchè dalla radio
Ma non ricordo più il tuo nome, sensazione
Non so se è il frutto del tuo odio o del mio amore
E quando vado a letto porto i mostri con me
E se tu fossi uno di questi
Prendessi forma dalle mie idee
Già m'immagino che cosa diresti
Non mi ricordo più il tuo nome, più il tuo nome
Forse non ti ho mai conosciuto davvero
Ti conoscevo da sempre ma non sapevo dov'eri
E solo oggi che sei qui davanti a me mentre festeggio il compleanno
Lo sto finalmente realizzando
Beviamo tanto, pago tutto senza riguardo
Ho un tavolino e un bar e tanti vecchi amici a fianco
Sul tardi ci spostiamo dove fanno almeno un po' di musica e un casino
Ti controllo quando vai in bagno
Poi balliamo, accenni un sorriso se per sbaglio ci guardiamo
Ma sotto la folla ci cerchiamo con la mano
Ci vendiamo, meno venduti di quanto siamo
Quella sera dormirai da me per la prima volta
La tua amica e il Teo sul divano letto in salotto
Facciamo l'amore anche se inizio un po' in sordina
Non so cosa ti piace ma so che continuiamo la mattina
È Giugno, andiamo tutti all'Hollywood
Vado via prima che lavoro come al solito
Mi accompagni alla macchina, ti dico che ti amo sottovoce
Mi vergogno, non sono mai stato così dolce
Il resto è storia, amore e odio
Finisce e io rimango con il cuore sottovuoto
Ora che ho superato e sono diventato un uomo
Ho scordato il tuo nome
Ha pochi follow ed è bellissima, la cosa mi colpisce
Penso: "le scrivo un messaggio"
La solita storia che si ripete
Lancio il dado, lo coglierà se le piaccio
Becco bene, non faccio neanche passare un mese
Alla fine usciamo davvero insieme
La aspetto fuori scuola al parcheggio a duecento metri
Arriva e sale con un sorriso a duecento denti
È vuota come sempre Verona di sera
Beviamo una cosa di fronte all'Arena
Parlo solo io, mi convinco che non si stia divertendo
Ma dice le serve tempo ad aprirsi
Sta piovendo e soltanto io ho l'ombrello
Due passi e ci facciamo stretti sotto lo stesso
Forse la situazione, forse il freddo
Sta di nuovo sorridendo e non sono mai stato meglio e si sente
Saltiamo in auto di nuovo, vogliamo bere l'ultimo
Ma è tardi e non trovo un bar aperto che sia uno
Ti porto a casa ma mi sembra di sapere già la strada
È un po' come me l'ero immaginata
Propongo di restare un po' a parlare
Al parco in cui vedrò spesso tuo padre con il cane e noi a scopare
Ma lì eravamo ancora una versione primordiale
Non dici niente se devi scendere per fumare
Ma non ricordo più il tuo nome, sensazione
Non so se è il frutto del tuo odio o del mio amore
E quando vado a letto porto i mostri con me
E se tu fossi uno di questi
Prendessi forma dalle mie idee
Già m'immagino che cosa diresti
Non mi ricordo più il tuo nome, più il tuo nome
Ti ricordi? Qualche giorno dopo ti invito a cucinare
Io non sono un grande cuoco
Mi scrivi: "Cosa serve?" ma ti passo prima a prendere
Facciamo spesa insieme, io zitto ma ti aiuto se hai le mani piene
Siamo sereni e forse un po' ci avviciniamo
Ma stiamo ancora seduti composti sul divano
Prendo coraggio, provo a darti un bacio
Quasi te lo chiedo, tu ti copri e io mi stacco
Resto di sasso, ma traduco il messaggio
Secondo me ti piaccio ma è presto quando mi lancio
Ti riaccompagno a casa per le sei
Guido pensieroso, un mio amico mi saluta al primo incrocio
Mi scrive poco dopo, mi chiede chi è la bionda che ho di fianco
Io rispondo di pensare a qualcun altro
Sono geloso, manco ci stessimo già sposando
Ma è così ingenua, quasi mi sembra la stia toccando
Ad un tratto rimetto in ballo il fatto del pranzo
Che mi spiace e che ci sto ancora pensando
Ma ti giri di scatto e mi dai un bacio mentre sto ancora parlando
Io taccio e ti guardo
Allora è questo ciò di cui parlano tutti
Lascio le certezze fare pace con i dubbi
Mi sono rilassato, uso il cambio mentre ti tengo la mano
Ascoltiamo Luchè dalla radio
Ma non ricordo più il tuo nome, sensazione
Non so se è il frutto del tuo odio o del mio amore
E quando vado a letto porto i mostri con me
E se tu fossi uno di questi
Prendessi forma dalle mie idee
Già m'immagino che cosa diresti
Non mi ricordo più il tuo nome, più il tuo nome
Forse non ti ho mai conosciuto davvero
Ti conoscevo da sempre ma non sapevo dov'eri
E solo oggi che sei qui davanti a me mentre festeggio il compleanno
Lo sto finalmente realizzando
Beviamo tanto, pago tutto senza riguardo
Ho un tavolino e un bar e tanti vecchi amici a fianco
Sul tardi ci spostiamo dove fanno almeno un po' di musica e un casino
Ti controllo quando vai in bagno
Poi balliamo, accenni un sorriso se per sbaglio ci guardiamo
Ma sotto la folla ci cerchiamo con la mano
Ci vendiamo, meno venduti di quanto siamo
Quella sera dormirai da me per la prima volta
La tua amica e il Teo sul divano letto in salotto
Facciamo l'amore anche se inizio un po' in sordina
Non so cosa ti piace ma so che continuiamo la mattina
È Giugno, andiamo tutti all'Hollywood
Vado via prima che lavoro come al solito
Mi accompagni alla macchina, ti dico che ti amo sottovoce
Mi vergogno, non sono mai stato così dolce
Il resto è storia, amore e odio
Finisce e io rimango con il cuore sottovuoto
Ora che ho superato e sono diventato un uomo
Ho scordato il tuo nome
Credits
Writer(s): Andrea Maravigna, Angelo Leon Righetti, Federico Accordini, Filippo Toffanin
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