la storia di un uomo.
Ti racconto a memoria
C'è quell'uomo sotto un albero
Che parla ancora della propria storia Ha fatto della vana gloria
E la fantasia che annoia
Il racconto falso di sè stesso
Dentro un'altra storia
Parlava così lento e sicuro senza dubbio
Il passo dei passanti è più veloce un po' di tutto
Avrei voluto dargli ascolto
Come fosse un mito
Ma come ti credo
Se sei tutto troppo costruito
A dirla tutta ti dico
Lo maledico
A dargli corda
Si è poi stretta il collo e lascia il dito Diceva è facile andarsene
Se non provi più niente
Che saprò andarmene
Dove mi porterà il presente
Millanta la libertà
Dall'inibizione
Poi ha paura senza luce a disposizione
Ha paura che finisca
Ha paura si tradisca
Tutta quella sicurezza
Contro la tempesta
La sua ricerca ossessiva
Del modo giusto miratrista
A chi deve dimostrar che sia sempre protagonista
Anche se è solo un uomo
Quella colpa lo attanaglia
E muore ogni giorno
Se poi qualche volta sbaglia
È un burattinaio
Che non si crede fallibile
Ottimista irrealistico
Diventa irreversibile
Dovrebbe perdonarsi, scagionarsi da sta morsa
Non c'è più nessuno
Che gli chieda un'altra storia
E fu allora che un amico
Venuto dal nuovo mondo
Arrivò a quell'albero
Con sotto il moribondo
Gli sorrise, gli disse che un po' il dolore è normale
Che per restare a galla
Dovrà prima affogare
Che non sarà mai semplice
Che merita il riposo
Che il suo modo nervoso
È stato autodoloso
I passanti chiesero chi fossero guardando
Io stavo sotto l'albero
L'amico sta cantando
Ero io
Sono io
Ero io
Ero io
Son io
Ero io
Sono io
C'è quell'uomo sotto un albero
Che parla ancora della propria storia Ha fatto della vana gloria
E la fantasia che annoia
Il racconto falso di sè stesso
Dentro un'altra storia
Parlava così lento e sicuro senza dubbio
Il passo dei passanti è più veloce un po' di tutto
Avrei voluto dargli ascolto
Come fosse un mito
Ma come ti credo
Se sei tutto troppo costruito
A dirla tutta ti dico
Lo maledico
A dargli corda
Si è poi stretta il collo e lascia il dito Diceva è facile andarsene
Se non provi più niente
Che saprò andarmene
Dove mi porterà il presente
Millanta la libertà
Dall'inibizione
Poi ha paura senza luce a disposizione
Ha paura che finisca
Ha paura si tradisca
Tutta quella sicurezza
Contro la tempesta
La sua ricerca ossessiva
Del modo giusto miratrista
A chi deve dimostrar che sia sempre protagonista
Anche se è solo un uomo
Quella colpa lo attanaglia
E muore ogni giorno
Se poi qualche volta sbaglia
È un burattinaio
Che non si crede fallibile
Ottimista irrealistico
Diventa irreversibile
Dovrebbe perdonarsi, scagionarsi da sta morsa
Non c'è più nessuno
Che gli chieda un'altra storia
E fu allora che un amico
Venuto dal nuovo mondo
Arrivò a quell'albero
Con sotto il moribondo
Gli sorrise, gli disse che un po' il dolore è normale
Che per restare a galla
Dovrà prima affogare
Che non sarà mai semplice
Che merita il riposo
Che il suo modo nervoso
È stato autodoloso
I passanti chiesero chi fossero guardando
Io stavo sotto l'albero
L'amico sta cantando
Ero io
Sono io
Ero io
Ero io
Son io
Ero io
Sono io
Credits
Writer(s): Pietro Baralis
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