I vetri rotti

Te la ricordi la panchina dietro al bar?
E il motorino di papà
Quell'aeroplano che partiva, nonna sa
Mamma e il sorriso che se ne va
È proprio vero, la prima volta non si scorda mai
In bici di velocità
E i vetri rotti con la palla bastan già
E i falsi miti da imitar
Nonno ricordi il lago dove arrivava?
Dai camminiamo fino a la
Tu non ci credi, ma non credi alla realtà
Ora dimmi la verità

E non vedi son cresciuto?
Ora vivo la realtà
E ora vedi son cambiato
Come pure sta città
Stringo le dita dentro al pugno
Anche se bene non fa

Il film è pronto, ma la luce salterà
E salto la cena per suonare
Fuori diluvia e noi al riparo dentro al bar
Tutta la vita ad aspettare
E il primo amore, il primo sogno, la prima idea
A dodici anni come si fa?
Ma quando piove sta città che cosa crea?
Illusioni e libertà

Che non ricordo, e io ti vedo, non ricordi neanche tu
Ma il son certo che tra i miei ricordi ci sei anche tu
E non c'è nulla sai di peggio che scordarsi qualche cosa
Tornare a casa il pomeriggio e "cosa ho fatto oggi a scuola?"
Perdere il treno tutti i giorni ed arrivare tardi a cena
Io guardo indietro e poi capisco: il treno passa una volta sola

E non vedi son cresciuto?
Ora vivo la realtà
E ora vedi son cambiato
Come pure sta città
Stringo le dita dentro al pugno
Anche se bene non fa



Credits
Writer(s): Daniele De Marco
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