Stranger

Olá mi presento sarò schietto e diretto
Come un succo di frutta non come un sorbetto
No non mi tolgo il berretto soy Fik e sono uscito dal ghetto
Anche se ho i soldi sí lo ammetto
Son stato più povero di Mastro Geppetto
Perciò scrivo di getto, scrivo col pugno e con rigetto
Baby se mi vuoi cercami a letto
Se invece vuoi un gelato chiedilo al gatto
Io no, io sono troppo distratto
Penso a quando il mondo mi fece scacco matto
Non si capiva un cazzo circa il fatto
Che affamato e senza aria
Vedevo tutto da un altro spiazzo
Vedevo nero e a colori ogni arazzo
Dove liberi si giocava come con il lazzo
In una Berlino dove ero il re più pazzo
Il menestrello, il più romantico
Serenando, sotto ad ogni palazzo
Poi nella padania dove sono nato
Era tutto uguale visto dall'opposto lato
Chi ho incontrato ha diagnosticato
Pazzia contagiosa dell'estro malato
Esuberanza e abbracci come un neonato
Gigolò latino ma poco amato
Poco ma sicuro, desperado
Molesto innamorato o indigesto molestato
Non importa più nada perché sono rinato
Non porto rancore, non mi scuso col fato
Da poco sono stato operato
L'impianto d'aria é stato riavviato
Ricucito l'intestino e sgorgato
Vent'anni mille volte son stato in ospedale
Più le cure c'ho investito un capitale
Se la vita ha un valore deve essere uguale
Come il tempo di ogni fratella o sorello digitale
Oggi come ieri è primavera
Come un astro ballo con o senza sballo
Oggi gioco jazz e sparo nel rap
Sono un rasta biondo con un certo hip
Molto hippy e un po' boy bad
Rap, figlio del jazz, nipote del blues
Come Dizzy e le sue ghette per tornare a quanto dissi e a quanto detto
Circa il ghetto, circa il rigetto
Stando al detto del profeta Maometto
Meglio soli che stare a letto
Buon anno nuovo buoni e cattivi
Andate a trovare i vostri animi bambini



Credits
Writer(s): Federico Ficarra, Fik - Federico Ficarra
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