Paradosso

E' da quando sono nato che il TG parla di guerra
Ma da quando andavo a scuola ho imparato
Che l'Italia la ripudia poi rifiuta l'offesa
Ma se ne frega degli scandali a palazzo
Si ma un po mi incazzo, sai ne esco pazzo
Non sarà fatta alcuna distinzione
Di colore, di persone e regione
Di ragione sociale o di posizione sessuale
E' tutto un paradosso, forse già la sai
Il crocefisso nelle classi non lo togli mai
Il lavoro è precario, tanto poi viene tassato
Ma per fortuna la pensione arriverà (ma quando mai)
Meno male che noi giovani saremo il futuro
Di un paese che ora siede con le pezze al culo
Di un paese che si vanta che poi canta l'inno
Solo quando ha vinto, solo quando ha finto

Mani sporcate dai soldi
Da sporchi interessi che votano te
Gridi alla pace poi vendi granate
Lamenti gli sbarchi che arrivano qui

Ma io no, non mi arrendo
Questo stato è un inferno
Predichi bene con me ma
Poi fa il contrario
Vivi il lusso sfrenato
Vivi e non pensi che a te

Ma credo di stare in un circo di bestie
Favori e molestie, in seicento
Non fanno una testa
Per dare del pane a chi vuole mangiare
A chi soffre la fame e la fine del mese
Ed questo il paese che taglia le spese
Che toglie macerie e s'attacca alla tele
Segui una palla, vai fuori di testa
Tifi l'Italia poi compri cinese
Non va bene (non va bene)
Qui c'è qualcosa alla base che non va bene (non va bene)
Tu parli sempre di strada, si per piacere alla gente
Un po come fanno i rapper
Tipo sedici barre
Tutte false promesse
E' da quando sono nato che si parla di migranti
Che ci rubano la macchina, la vita, la figa
Tu che rimorchi minorenni, poi rimetti la camicia
E la fede nelle tue dita
Sei tornato tra le fila ma continui a tweetare
E' fuga di cervelli, voglion solo scappare
Tu tiri la corda ma questa si spezza
Se infrangi la legge finisci in TV

Chissà perché ormai sei vecchia scuola
Ti contraddici anche te
Predichi bene con me
Ma fai tutto il contrario
La giostra gira e no

Ma io no, non mi arrendo
Questo stato è un inferno
Predichi bene con me ma
Poi fai il contrario
Vivi il lusso sfrenato
Vivi e non pensi che a te (vivi e non pensi che a te)
Ma io no, non mi arrendo
Questo stato è un inferno (questo stato è un inferno)
Predichi bene con me ma
Poi fai il contrario
Vivi il lusso sfrenato (vivi nel lusso sfrenato)
Vivi e non pensi che a te (vivi e non pensi che a te)

E questi che mi parlano di colore e di razza
Ma la tua razza è bastarda
E la tua casta è tipo casa di carta
Tipo una casa che crolla ma tu di bella presenza
Con la cravatta le macerie non si tirano su
E tu che giri in auto blu
Tu che vai sempre in TV
Che lasci in mare le persone indifese
Non badi a spese, io non arrivo a fine mese
La vita è un paradosso in questo cazzo di paese



Credits
Writer(s): Simone Zoni
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