Calamaro Gigante

Sono 50 anni che vivo sotto le acque di questo mare
La solitudine, la fame, ho visto pure il colore dell'acqua cambiare
Gli occhi di alcuni degli altri, nel tempo
Sono diventati grigi, altri invece non li ho mai più visti

Ma oggi è diverso
26 febbraio di un anno di cambiamenti
Vedo questa barca improvvisata e colorata c
He barcollando arriva sopra di me, ondeggia
Si gira e si rigira, e con un onda finalmente si rovescia
Fa cadere in acqua tutti: bambini, ragazzi, madri
Insegnanti, vecchi, a manciate come pezzi di pane

Le gambe si muovono anche se nessuno di loro
Sa veramente nuotare. E i piedi nudi e agitati
Mi ricordano che anche voi siete animali
Io ho fame, sono 50 anni che aspetto di mangiare
Ho dentro la voragine del mondo
Sono stanco delle alghe sporche e degli avanzi
Che manco nei peggiori mari si va a pescare
E così mi avvicino un po', ma non mi faccio vedere
Siete già belli disperati così, mentre vedete il sogno scomparire
Ma proprio voi dovevate capitare qui?

Non è colpa vostra, anzi sarebbe stato forse più giusto
Mangiare uno di quelli che il vostro futuro
L'ha rubato anni fa, o cent'anni fa
Guarda un po', sono gli stessi che hanno distrutto questo mare
Non importa, ho fame, la mia natura è questa e devo sfamarmi
Così come la vostra natura è quella che vi ha portato
Ad attraversare il mediterraneo per sopravvivere

Vedo le gambe lunghe e disperate di una ragazza
Incinta che è già pure mamma
Ha un bambino in braccio che piange e grida
Io mi avvicino. Sento il profumo di carne fresca
E arrivo sempre più vicino a loro due
Ora rallentati e stanchi di lottare contro il mare
L bambino si gira verso l'acqua come se fosse
Uno specchio e i nostri sguardi si incrociano
Per un secondo. Lui urla ma il suo pianto
Si confonde con tutti gli altri. E nella confusione
Fa cadere la sua razione, il resto di cibo che era
Cosa che portava con sé. Il suo pranzo cade
Nell'acqua lentamente e per sbaglio io lo mangio
Sento il sapore di quello che avrebbero
All'arrivo e mi rovina un po' l'appetito

"Ma proprio voi" penso di nuovo?

Sotto l'acqua non si può respirare ma tiro un sospiro di sollievo
Anche se ho ancora fame oggi mi va bene così
Tradisco la mia natura ma ormai l'hanno tradita tutti
Ognuno la sua. Vi faccio andare, un po' per pena
Un po' per tifoseria, un po' per ricordarvi
Che i vostri veri predatori siete voi stessi
Arrivate sull'altra sponda, fatevi forza, create la vostra nuova vita
Non sarà facile e nessuno vi potrà capire
Quelli di domani non sapranno mai quello
Che è successo qui stanotte
Di domani non sapranno mai quello
Che è successo qui stanotte



Credits
Writer(s): Ramiro Levy, Dechtiar Eduardo Stein, Plentz Daniel Goncalves, Francesco Imperato
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