Stelle Cadenti (Le Meteore) [feat. Maria Riccardi]
Celebrità, ne celebri tanti?
Se lo dici a me, ti sbagli
Di poche Veneri metto su tele ritratti
Tu non le veneri in tele, difatti
Un volto pubblico che ammiro
È uno rivolto al pubblico o a un bambino
Che ha Jim Henson vicino
Mister Rogers è il vicino, lacrimogeni in tiro
Quando chi ti ispira esala l'ultimo respiro
È un vuoto immenso
Se mi chiedi: "A chi devi il tuo essere dedito agli storytelling?"
Rispondo "Excelsior"
"Ai fumetti più belli di Stan Lee"
Steve Jobs mi insegnò
Con ingegno a dare applicazione al progresso
Stephen Hawking che non finirò di imparare da questo universo
Tra densi mondi e corpi celesti enormi
Apro i miei occhi adesso
Osservo stelle e penso
Questa gelida nebbia non spegnerà
Quella stella cadente e la sua intensità
Dominerà
Sullo smog in città
E se si spegne, è in me che risplenderà
Resti davvero distrutto quando quel mito non c'è
Non sentiremo più il frutto di un evergreen, posto che
La scia che lascia è all'asciutto, con l'imbrunire notturno
Ritorno al nero del lutto come il blues di Back to Black
Dietro ogni rima di Robb c'è un po' di Nina Simone
La mia eroina, perciò mi sento dipendente
E sono in vena di show, per chi mi ispira vivrò
Dando a chi ascolta la forza che ebbe chi ammiro per me
Negargli il mio "amore cieco"
O farci una "guerra di Piero"
Farebbe di me "un blasfemo" come Fabrizio De André
Resta un freddo in cui gelo
Ma ogni tasto play che premo
Accende un ennesimo cero
Ed ora capisco perché
Questa gelida nebbia non spegnerà
Quella stella cadente e la sua intensità
Dominerà
Sullo smog in città
E se si spegne, è in me che risplenderà
(Questa va a)
Chi si è distinto in rap
L'istinto ha estinto
Se ha respinto solite strofe a droghe e pistole
Io gli dedicherò la mia epistole
Ogni incastro inciso
È un sacco intriso nel marchio di Gift Of Gab
Riempio i fogli di calcolo in sillabe
Come fossi il compagno di Chief Xcel
Buono ed umile, fu il cattivo, Dumile
Ti rapisce l'indole
Ma l'adori, è sindrome di Stoccolma in pillole
Left Eye lasciò un'orma
Da seguire fino a andare in sincope
È sminuire, dire che ha stoffa
Quando è più tipo la Sacra Sindone
Scrivo e cestino
Decido preciso alle singole, piccole, virgole
Spinto nel limbo del perfezionismo che
È sintomo sito in me
Sin troppo spinto da ogni idolo, sì morto
Ma il cui tangibile e vivido ricordo
È vivo se riporto su il volto, a evincere che
Questa gelida nebbia non spegnerà (non spegnerà)
Quella stella cadente e la sua intensità (la sua intensità)
Dominerà
Sullo smog in città
E se si spegne, è in me che risplenderà
Se lo dici a me, ti sbagli
Di poche Veneri metto su tele ritratti
Tu non le veneri in tele, difatti
Un volto pubblico che ammiro
È uno rivolto al pubblico o a un bambino
Che ha Jim Henson vicino
Mister Rogers è il vicino, lacrimogeni in tiro
Quando chi ti ispira esala l'ultimo respiro
È un vuoto immenso
Se mi chiedi: "A chi devi il tuo essere dedito agli storytelling?"
Rispondo "Excelsior"
"Ai fumetti più belli di Stan Lee"
Steve Jobs mi insegnò
Con ingegno a dare applicazione al progresso
Stephen Hawking che non finirò di imparare da questo universo
Tra densi mondi e corpi celesti enormi
Apro i miei occhi adesso
Osservo stelle e penso
Questa gelida nebbia non spegnerà
Quella stella cadente e la sua intensità
Dominerà
Sullo smog in città
E se si spegne, è in me che risplenderà
Resti davvero distrutto quando quel mito non c'è
Non sentiremo più il frutto di un evergreen, posto che
La scia che lascia è all'asciutto, con l'imbrunire notturno
Ritorno al nero del lutto come il blues di Back to Black
Dietro ogni rima di Robb c'è un po' di Nina Simone
La mia eroina, perciò mi sento dipendente
E sono in vena di show, per chi mi ispira vivrò
Dando a chi ascolta la forza che ebbe chi ammiro per me
Negargli il mio "amore cieco"
O farci una "guerra di Piero"
Farebbe di me "un blasfemo" come Fabrizio De André
Resta un freddo in cui gelo
Ma ogni tasto play che premo
Accende un ennesimo cero
Ed ora capisco perché
Questa gelida nebbia non spegnerà
Quella stella cadente e la sua intensità
Dominerà
Sullo smog in città
E se si spegne, è in me che risplenderà
(Questa va a)
Chi si è distinto in rap
L'istinto ha estinto
Se ha respinto solite strofe a droghe e pistole
Io gli dedicherò la mia epistole
Ogni incastro inciso
È un sacco intriso nel marchio di Gift Of Gab
Riempio i fogli di calcolo in sillabe
Come fossi il compagno di Chief Xcel
Buono ed umile, fu il cattivo, Dumile
Ti rapisce l'indole
Ma l'adori, è sindrome di Stoccolma in pillole
Left Eye lasciò un'orma
Da seguire fino a andare in sincope
È sminuire, dire che ha stoffa
Quando è più tipo la Sacra Sindone
Scrivo e cestino
Decido preciso alle singole, piccole, virgole
Spinto nel limbo del perfezionismo che
È sintomo sito in me
Sin troppo spinto da ogni idolo, sì morto
Ma il cui tangibile e vivido ricordo
È vivo se riporto su il volto, a evincere che
Questa gelida nebbia non spegnerà (non spegnerà)
Quella stella cadente e la sua intensità (la sua intensità)
Dominerà
Sullo smog in città
E se si spegne, è in me che risplenderà
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