Catene

Rumori di catene
Dal basso, le iene
Ridono fiere
Piange chi le sente
Un tarlo non va in ferie
Tartarughe con facce serie
Vecchie mani percuotono bastoni
La carne suona tipo percussioni
Cervelli nudi cercano assiomi
Se parto, magari
Non mi rompo più i coglioni
Non parto domani
Partiamo oggi
È notte fuori
Gialli i lampioni
Aspira vedi meglio i colori
Fa freddo dentro e caldo fuori
Mai stati buoni ad essere tranquilli
Ci vogliono i fiori
Una linea continua
Corre la linea
Poi a tratti tratteggia
È discontinua
Ma non si ferma
La ruota gira
Se qua non girassi
L'auto si ferma
E la corsa è finita
Ma tu continua
Dai ascolto alla voce in testa

Finché non fa mattina
Non conta il viaggio ma dove si arriva
Ma dov'è che arrivo, non c'è capolinea
E la voce continua
Capo attento
Non oltrepassare la linea
È interminabile
Pensieri corrodono come la bile
Il tuo è modellabile
Al mio serve un fucile
Momenti difficili
Monti invalicabili
Sali e scendi
Momenti in cui sali
Momenti in cui scendi
E non sai se sali
Ma siamo arrivati, quindi scendi
Non ho bagagli, che cazzo prendi

Nudi viscidi come serpenti
Striscio nel primo bar
Il barman mi chiede cosa prendi
Ma cosa fai che poi te ne penti
Un vecchio sorride senza denti
Tu ricambia o ti offendi
Mettiti a sedere
Pare nascoste sotto i tavoli fanno piedino ai clienti
Perché mi sento a mio agio
Solo tra malviventi
Che poi malviventi
Tutti viviamo male
E tu che ne pensi
Pensieri inutili
Futili fumi dalle narici
Come draghi
Pensieri brutti
Fanno rabbrividire
Pietrificare come basilischi
Per questa notte non faccio sogni felici
Spegni gli abbaglianti
Ma non sono i tuoi
Che cazzo dici