Mallarmé (Canzoni a Manovella)
Carne
Siamo solo carne
Quando guardiamo allo specchio
Ci chiedi una parola in cambio
Ma non mi sembra di averne
Ma non mi sembra di offenderti
Apri la porta sul retro
Un vero poeta non scrive mai il resto
Eremitismo mi serve se dovessi scrivere barre sull'etere
Ma c'ho I piedi sul cemento e le mie storie ancora sanno di quello
Non è ermetismo la mia recherche
Sopra il fucile ho la baionetta
Così elegante a fare la trap
Nello studio mi chiamano il baronetto
Questi qua provano a manometterci
Canzoni a manovella
Perché ho il fascino analogico e quasi quasi pure quello di sempre
Ad ogni crisi c'è un simbolista
Ad ogni pagina un Mallarmé
Passerò pure dal verlan al mio versare come un Verlaine
Versalite nel game man
100 punti per il gameplay
Pensa a cosa posso perdereci
Ho chiesto soltanto aria
Prego che non sia viziata
Ad ogni tiro I polmoni si dilatano
Carne
Siamo solo carne
Quando guardiamo allo specchio
Ci chiedi una parola in cambio
Ma non mi sembra di averne
Ma non mi sembra di offenderti
Apri la porta sul retro
Dove ho tenuto un piano di riserva
Io non ho scritto mai
Nulla che possa farti
Male quasi da ammazzarmi
Guardami bene allo specchio
Apri la porta sul retro
Un vero poeta non scrive mai il resto
Un vero poeta non scrive mai ciò che gli passa per la mente
Piuttosto il resto emerge
Nelle pagine dove allevo
Le mie barre con cui elevo me
Smuovo le molecole
Tu l'hai vista l'alba e lo sai bene come sono realmente
Mentre il cielo crolla dalle pareti
Affido tutto a un insieme di parentesi
Sei nell'oblio e come sempre cerchi un modello di riferimento
Io lo cercavo dentro me perché fuori casa era tutto più freddo
E non faccio mai tardi mai veramente
La mia idea di far trap è la trasparenza
Puoi vedermi da dietro le tapparelle
È la luce che parla io sto in silenzio
Perché il buio che temi un po' ti appartiene
Oltre I tuoi occhi la verità
Aka tutti I nodi vengono al pettine
Carne
Siamo solo carne
Quando guardiamo allo specchio
Ci chiedi una parola in cambio
Ma non mi sembra di averne
Ma non mi sembra di offenderti
Apri la porta sul retro
Dove ho tenuto un piano di riserva
Io non ho scritto mai
Nulla che possa farti
Male quasi da ammazzarmi
Guardami bene allo specchio
Apri la porta sul retro
Un vero poeta non scrive mai il resto
Siamo solo carne
Quando guardiamo allo specchio
Ci chiedi una parola in cambio
Ma non mi sembra di averne
Ma non mi sembra di offenderti
Apri la porta sul retro
Un vero poeta non scrive mai il resto
Eremitismo mi serve se dovessi scrivere barre sull'etere
Ma c'ho I piedi sul cemento e le mie storie ancora sanno di quello
Non è ermetismo la mia recherche
Sopra il fucile ho la baionetta
Così elegante a fare la trap
Nello studio mi chiamano il baronetto
Questi qua provano a manometterci
Canzoni a manovella
Perché ho il fascino analogico e quasi quasi pure quello di sempre
Ad ogni crisi c'è un simbolista
Ad ogni pagina un Mallarmé
Passerò pure dal verlan al mio versare come un Verlaine
Versalite nel game man
100 punti per il gameplay
Pensa a cosa posso perdereci
Ho chiesto soltanto aria
Prego che non sia viziata
Ad ogni tiro I polmoni si dilatano
Carne
Siamo solo carne
Quando guardiamo allo specchio
Ci chiedi una parola in cambio
Ma non mi sembra di averne
Ma non mi sembra di offenderti
Apri la porta sul retro
Dove ho tenuto un piano di riserva
Io non ho scritto mai
Nulla che possa farti
Male quasi da ammazzarmi
Guardami bene allo specchio
Apri la porta sul retro
Un vero poeta non scrive mai il resto
Un vero poeta non scrive mai ciò che gli passa per la mente
Piuttosto il resto emerge
Nelle pagine dove allevo
Le mie barre con cui elevo me
Smuovo le molecole
Tu l'hai vista l'alba e lo sai bene come sono realmente
Mentre il cielo crolla dalle pareti
Affido tutto a un insieme di parentesi
Sei nell'oblio e come sempre cerchi un modello di riferimento
Io lo cercavo dentro me perché fuori casa era tutto più freddo
E non faccio mai tardi mai veramente
La mia idea di far trap è la trasparenza
Puoi vedermi da dietro le tapparelle
È la luce che parla io sto in silenzio
Perché il buio che temi un po' ti appartiene
Oltre I tuoi occhi la verità
Aka tutti I nodi vengono al pettine
Carne
Siamo solo carne
Quando guardiamo allo specchio
Ci chiedi una parola in cambio
Ma non mi sembra di averne
Ma non mi sembra di offenderti
Apri la porta sul retro
Dove ho tenuto un piano di riserva
Io non ho scritto mai
Nulla che possa farti
Male quasi da ammazzarmi
Guardami bene allo specchio
Apri la porta sul retro
Un vero poeta non scrive mai il resto
Credits
Writer(s): Pietro Fruzzetti
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