Plastica

Lei sbatte le ciglia ad un ritmo artificiale
Così mi fa pensare "non c'è niente di normale"
Le cose più ci piacciono e più ci fanno male
Da piacere a dipendenza e senza non ci riesco a stare

Se scrivo in modo ermetico ma comunque sintetico
È perché è sintetico sto gioco poliedrico
Un fremito isterico seguito poi da un gemito
Però comunque lievito se i drammi poi li evito

Ho un cuore di gennaio e un fegato d'acciaio
Un sistema cerebrale che va contro il celebrare
Come un database ma coi circuiti fusi
In a mental maze dove tutti siamo occlusi

Sei dentro un'ologramma allontana il dramma
Niente è naturale tranne l'amore di mamma
La plastica è dovunque persino nei sorrisi
Nasconditi in un bunker allenta le tue viti

Viviamo in agonia in questo habitat
Aumenta l'apatia la mente è arida
Anche la fantasia ormai è mediatica
Io cerco l'energia che mi carica

Fanno brainwash smetti di avere idee
Mentre galleggiamo come fanno le ninfee
La chiamerà follia chi non capirà
Respiro plastica nel mio habitat

È la plastica in acqua o l'acqua nella plastica?
È colpa della svastica o di chi la mette in pratica?
Forse sono i social che ci rendono asociali
Forse siamo tossici o scappiamo dai normali

Amici ne ho una sfilza di vista su Insta
Ma in pochi sanno chi nasconde l'artista
Mettete i cuori nelle foto che posto
Ma dov'eravate quando ne avevo bisogno?

Tanto siamo insetti che respirano veleno
Palazzi giganteschi che oscurano sto cielo
Questa nube scura che viene da Chernobyl
Nessuna cura messa sotto i riflettori

Essi vivono ci osservano ci chiudono
Essi ridono ci annientano e si nutrono
Una mano lava l'altra ed entrambe dopo il viso
Le stesse mani che mi avrebbero tradito



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