CECITÀ 24

Siamo controllati
Come formiche
Da linee immaginarie
Parlo del confine
Che abbiamo
Tra razze e nazioni
Che lanciano razzi più che razioni
Perché sanno che l'animo è un po' come l'atomo
Collassa
Se sottoposto a scissioni
Ci stiamo applicando
Solo su applicazioni
Cavami gli occhi
E dammi le visioni
Che al giorno d'oggi la gente
Sa il prezzo di tutto
Ma non conosce il valore di niente
La verità è la prima vittima di tutte le guerre
La cecità riempie le città come il romanzo di Saramago
E la società ci lancia un abbaglio
E diventa un pagliaio
Così che non troviamo più l'ago
Per la gente più chiusa hanno una medusa
Che le rende di marmo
Una vita reclusa sempre più diffusa
Anche senza fare sei stanco
La pressione è alta e ci schiaccia facile un po' come fa Jokic
Ciò che ci resta:
Un vuoto incolmabile, indecifrabile
Come il manoscritto Voynich

Vedo un mondo cieco
Coperto da un velo
Miopia dei sensi, costretti
Ad essere spenti, depressi

Non mentirò
Non metterò
Un freno alla lingua
Non ho peli
Ma ho pesi appesi
E l'ansia non si assottiglia
Non disturbare sto scrivendo
Guarda il cartello appeso alla maniglia, pur essendo cieco, se apri la mia porta
Forse recuperi la vista
Non ho bene chiaro come questo Stato
Riesca sempre a non subire attacchi
Forse oltre che essere ciechi siamo
Diventati pure un po' vigliacchi
In ossequio a chi razionalizza
Sullo stesso piano non so cosa è peggio
Un padre che uccide una figlia
O lo Stato che uccide un padre di famiglia
La vita morde
Chi non sa soffrire
Il cancro uccide
Ma anche la chemio uccide
Abbiamo la cura
Ma non la fanno uscire
Vaccini in 3 mesi
Isteria di massa
File alla cassa
Cosa avreste fatto per un giro in centro?
Animi tesi
Anime perse
Meglio morire fuori
O morire dentro?

Vedo un mondo cieco
Coperto da un velo
Miopia dei sensi, costretti
Ad essere spenti, depressi



Credits
Writer(s): Christian Toraldo, Jacopo Tabarrini
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