Milano

In un giorno come tanti
Con il traffico nel centro
Con due suore che camminano vicine
In una piazza con un grande monumento
Con l'America nei bar
Con la moda sempre in festa
Con la gente che lavora sempre troppo
E una strana atmosfera di conquista

Con i taxi sempre un po' incazzati
E i turisti anche loro un po' di fretta
Con sempre quella strana voglia di andar via
Perché altrove, forse, c'è qualcuno che ci aspetta
È Milano, con i suoi mille dialetti
Con le settimane lunghe e con gli uffici
Con le abbronzature a centomila watt
E con la vita appesa a mille sacrifici

In un albergo verso il centro ci sto io
E una finestra che s'affaccia sul cemento
Mentre festeggio un anno di malinconia
Con la chitarra per dividere il momento

Anche qui
Può arrivare l'odore del mare a prendermi

E se domenica non ho niente da fare
Faccio i miei soliti due passi fra i palazzi
E faccio finta di star bene almeno un po'
Anche se dentro invece cado a pezzi
E se avrò bisogno di dimenticare
Prenderò per mano l'ansia e anche la rabbia
Le accompagnerò per un aperitivo al bar
E al punto giusto le abbandono tra la nebbia

In un albergo verso il centro c'è una donna
Vive nel lusso, ma con gli occhi tristi
Anche stasera toglierà la gonna
Per regalarla ai soliti professionisti

Anche qui
Può arrivare l'odore del mare a prendermi



Credits
Writer(s): Kjartan Sveinsson, Hildur Arsaelsdottir, Edda Run Olafsdottir, Solrun Sumarlidadottir, Jon Thor Birgisson, Georg Holm, Orri Pall Dyrason, Maria Huld Markan Sigfusdottir
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