Barabba
Ho già visto quelle facce, quelle espressioni
In piazza del Duomo dopo le elezioni
Son le stesse che gridavan, "Barabba! Barabba!"
"Barabba! Barabba!", "Barabba! Barabba!"
Ho già visto quelle facce in piazza Venezia
Quando il duce parlava affacciato al balcone
Le ho riviste poco dopo in piazzale Loreto
Quella stessa fottuta espressione
Io conosco quelle facce che bruciavan la strega
Le ho riviste rosse in faccia che gridavano, "Lega!"
Aggredire con violenza un passante regolare
Che quel giorno non aveva un cazzo da festeggiare
Ho già visto quelle facce in un autobus pieno
Dallo stadio ritornare affacciati al finestrino
Insultare, sputare, prendere a calci un bidone
Ho già visto quelle facce, quell'espressione
È la stessa che gridava, "Barabba! Barabba!"
"Barabba! Barabba!", "Barabba! Barabba!"
Ho già visto quelle facce a un concerto a Torino
Aggredire con insulti un cantante italiano
Che cantava per il rispetto dei diritti dell'uomo
Le ho riviste l'altra sera in piazza del Duomo
Ho già visto quella faccia in uno specchio riflessa
E l'ho odiata e s'è odiata con tutta se stessa
È la faccia di una massa che ha bisogno di eroi
Che assecondino comodamente i vizi suoi
Ho già visto quella faccia e la vedrò ancora
In un'altra piazza con un'altra ora
Con un altro slogan e con un'altra battaglia
Con un'altra fottutissima coda di paglia
Ho già visto quella faccia
Ho già visto quella faccia
È la stessa che gridava, "Barabba! Barabba!"
"Barabba! Barabba!", "Barabba! Barabba!"
Nel mio palazzo ci abita un signore anziano
Da ragazzo quel signore è stato un partigiano
Nei suoi occhi c'è lo sguardo di chi ha visto tanto
Di chi ha visto la gioia, di chi ha visto il pianto
La sua faccia che la storia vuol dimenticare
È la faccia che io invece voglio ricordare
Ogni volta che sarò tentato di dar ragione
A quel primo che mi passa con la soluzione
Espressione di una massa che ha bisogno di eroi
Che assecondino comodamente i vizi suoi
Ma la faccia scomoda dei bimbi africani
La fierezza negli sguardi degli uomini cubani
è un cazzotto che ci giudica continuamente
E dice, "Cerca di essere uomo prima di essere gente!"
"Cerca di essere uomo prima di essere gente!"
"Cerca di essere uomo prima di essere gente!"
"Cerca di essere uomo prima di essere gente!" (Come on!)
In piazza del Duomo dopo le elezioni
Son le stesse che gridavan, "Barabba! Barabba!"
"Barabba! Barabba!", "Barabba! Barabba!"
Ho già visto quelle facce in piazza Venezia
Quando il duce parlava affacciato al balcone
Le ho riviste poco dopo in piazzale Loreto
Quella stessa fottuta espressione
Io conosco quelle facce che bruciavan la strega
Le ho riviste rosse in faccia che gridavano, "Lega!"
Aggredire con violenza un passante regolare
Che quel giorno non aveva un cazzo da festeggiare
Ho già visto quelle facce in un autobus pieno
Dallo stadio ritornare affacciati al finestrino
Insultare, sputare, prendere a calci un bidone
Ho già visto quelle facce, quell'espressione
È la stessa che gridava, "Barabba! Barabba!"
"Barabba! Barabba!", "Barabba! Barabba!"
Ho già visto quelle facce a un concerto a Torino
Aggredire con insulti un cantante italiano
Che cantava per il rispetto dei diritti dell'uomo
Le ho riviste l'altra sera in piazza del Duomo
Ho già visto quella faccia in uno specchio riflessa
E l'ho odiata e s'è odiata con tutta se stessa
È la faccia di una massa che ha bisogno di eroi
Che assecondino comodamente i vizi suoi
Ho già visto quella faccia e la vedrò ancora
In un'altra piazza con un'altra ora
Con un altro slogan e con un'altra battaglia
Con un'altra fottutissima coda di paglia
Ho già visto quella faccia
Ho già visto quella faccia
È la stessa che gridava, "Barabba! Barabba!"
"Barabba! Barabba!", "Barabba! Barabba!"
Nel mio palazzo ci abita un signore anziano
Da ragazzo quel signore è stato un partigiano
Nei suoi occhi c'è lo sguardo di chi ha visto tanto
Di chi ha visto la gioia, di chi ha visto il pianto
La sua faccia che la storia vuol dimenticare
È la faccia che io invece voglio ricordare
Ogni volta che sarò tentato di dar ragione
A quel primo che mi passa con la soluzione
Espressione di una massa che ha bisogno di eroi
Che assecondino comodamente i vizi suoi
Ma la faccia scomoda dei bimbi africani
La fierezza negli sguardi degli uomini cubani
è un cazzotto che ci giudica continuamente
E dice, "Cerca di essere uomo prima di essere gente!"
"Cerca di essere uomo prima di essere gente!"
"Cerca di essere uomo prima di essere gente!"
"Cerca di essere uomo prima di essere gente!" (Come on!)
Credits
Writer(s): Michele Centonze, Lorenzo Cherubini
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