Parabola

Con la moglie del quale ruppe subito
Ma non in tempo per evitare
Che gli nascesse un figlio naturale

Era vecchio, era saggio e non sbagliava mai
E ben che fosse falsa moneta
Tacque con tutti e lo chiamò poeta

Da sua moglie, poi, ebbe un figlio vero
Uno che aveva sempre ragione
E ragioniere, per questo fu il suo nome

Ragioniere cresceva molto algebrico
Poeta aveva lo sguardo assente
Parlava tanto ma non rendeva niente

Ragazza, ragazza, perché tu quella sera
Giravi da sola per tutta la brughiera?
Ragazza, dovevi restare a casa muta
Adesso c'è chi piange d'averti conosciuta

E poeta le disse: "Margherita"
"Qui c'è la luna che ci fa lume"
"Vieni a giocare, inventeremo un fiume"

Come attore non era proprio l'ultimo
E le confuse tutte le idee
Facendo sfoggio di rose e di azalee

E poi corse dal padre a dirgli subito
"Ho fatto un fiume di primavera"
"Oltre la valle, dentro la brughiera"

"Che scemenza è mai questa, figlio mio?"
"No, non c'è un fiume nella brughiera"
"Lo so per certo, li ho fatti tutti io"

"Io, padre, ti sfido, se tu sei il creatore"
"Tu prova a levarlo quel fiume dal suo cuore"
"Io, padre, ti sfido, se sei l'imperatore"
"Tu prova a levarci quel fiume e questo amore"

Era vecchio, era saggio e non sbagliava mai
Prese da parte il figlio accorto
Gli tolse il libro cassa e lo mandò nell'orto

Là, nell'orto, piangeva Margherita
Soffriva tanto che lui la portò al mare
Il mare è facile, c'è poco da inventare

E fu il vecchio a benedir le nozze
Dicendo: "Andate, figli della terra"
"Voi siete giusti e non avrete guerra"

Poi, rivolto all'infame parolaio
Lo cacciò via col gesto di una mano
La giara vuota non serve più a nessuno

"Per il mondo ch'è mio, ti maledico"
"Avrai vent'anni tutta la vita"
"Ma non potrai che amare Margherita"



Credits
Writer(s): Roberto Vecchioni, Andrea Lo Vecchio, Giorgio Antola
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