Euridice

Morirò di paura a venire là in fondo
Maledetto padrone del tempo che fugge
Del buio e del freddo
Ma lei aveva vent'anni e faceva l'amore
E nei campi di maggio, da quando è partita
Non cresce più un fiore

E canterò, stasera canterò
Tutte le mie canzoni canterò
Con il cuore in gola canterò

E canterò la storia delle sue mani
Che erano passeri di mare
E gli occhi come incanti d'onde
Scivolanti ai bordi delle sere

E canterò le madri che accompagnano i figli
Verso i loro sogni
Per non vederli più, la sera
Sulle vele nere dei ritorni

E canterò, canterò finchè avrò fiato
Finchè avrò voce di dolcezza e rabbia
Gli uomini, segni dimenticati
Gli uomini, lacrime nella pioggia
Aggrappati alla vita che se ne va
Con tutto il furore dell'ultimo bacio
Nell'ultimo giorno dell'ultimo amore

E canterò finchè tu piangerai
Canterò finchè tu perderai
Canterò finchè tu scoppierai
E me la ridarai indietro

Ma non avrò più la forza
Di portarla là fuori
Perché lei adesso è morta
E là fuori ci sono la luce e i colori

Dopo aver vinto il cielo
E battuto l'inferno
Basterà che mi volti
E la lascio alla notte
La lascio all'inverno

E mi volterò (le carezze sue di ieri)
Mi volterò (non saranno mai più quelle)
Mi volterò (e nel mondo, su, là fuori)
Mi volterò (s'intravedono le stelle)

Mi volterò perché l'ho visto il gelo
Che le ha preso la vita
E io, io adesso, nessun altro
Dico che è finita

E ragazze sognanti mi aspettano
A danzarmi il cuore
Perché tutto quello
Che si piange non è amore

E mi volterò perché tu sfiorirai
Mi volterò perché tu sparirai
Mi volterò perché già non ci sei
E ti addormenterai per sempre



Credits
Writer(s): Roberto Vecchioni
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