Canzone Per Laura
Al primo amore si fermò
Scese dalla filovia
E allora il mondo gli sembrò
Una drogheria, una drogheria
L'ultima volta che lo videro
Era col circo del "pensateci un po' voi"
Dove leoni, clowns, acrobati
Stavan fermi come lui
Va da sé che Laura non crede
Non crede più
Passa il sale, chiacchiera, siede
E guarda giù
Fu re Riccardo il primo che
Salutò la compagnia
Si tolse l'elmo e disse: "tie'"
Ma con cortesia, ma con cortesia
Era una guerra un po' del cavolo
Mancava un senso, un apriscàtole, un'idea
Eppure tutti comandavano
A che cosa, non si sa
Va da sé che Laura non crede
Non crede più
Passa il sale, chiacchiera, siede
E guarda giù
E Marco Polo li fregò
Doge, moglie, Turchi e idee
Partì da Chioggia ed arrivò
Non più giù di Bari
Non più giù di Bari
Poi disse: "ho visto orienti magici"
Ma almeno aveva avuto della fantasia
I veneziani che applaudivano
Solo invidia e ipocrisia
Va da sé che Laura non crede
Non crede più
Passa il sale, chiacchiera, siede
E guarda giù
Poi quel bambino si voltò
E contò le nostalgie
Scese dal palco e disse no
Sono cose mie, solamente mie
E mentre tutti si aspettavano
La giravolta, il salto doppio, la poesia
Gridò a chi stava a capotavola
"Stacci attento e fila via!"
Perché adesso Laura ci crede
Ci crede, sì
Chiude gli occhi e dentro ci vede
Adesso, sì
Perché adesso Laura ci crede
Ci crede, sì
Chiude gli occhi e dentro sorride
Adesso, sì
Scese dalla filovia
E allora il mondo gli sembrò
Una drogheria, una drogheria
L'ultima volta che lo videro
Era col circo del "pensateci un po' voi"
Dove leoni, clowns, acrobati
Stavan fermi come lui
Va da sé che Laura non crede
Non crede più
Passa il sale, chiacchiera, siede
E guarda giù
Fu re Riccardo il primo che
Salutò la compagnia
Si tolse l'elmo e disse: "tie'"
Ma con cortesia, ma con cortesia
Era una guerra un po' del cavolo
Mancava un senso, un apriscàtole, un'idea
Eppure tutti comandavano
A che cosa, non si sa
Va da sé che Laura non crede
Non crede più
Passa il sale, chiacchiera, siede
E guarda giù
E Marco Polo li fregò
Doge, moglie, Turchi e idee
Partì da Chioggia ed arrivò
Non più giù di Bari
Non più giù di Bari
Poi disse: "ho visto orienti magici"
Ma almeno aveva avuto della fantasia
I veneziani che applaudivano
Solo invidia e ipocrisia
Va da sé che Laura non crede
Non crede più
Passa il sale, chiacchiera, siede
E guarda giù
Poi quel bambino si voltò
E contò le nostalgie
Scese dal palco e disse no
Sono cose mie, solamente mie
E mentre tutti si aspettavano
La giravolta, il salto doppio, la poesia
Gridò a chi stava a capotavola
"Stacci attento e fila via!"
Perché adesso Laura ci crede
Ci crede, sì
Chiude gli occhi e dentro ci vede
Adesso, sì
Perché adesso Laura ci crede
Ci crede, sì
Chiude gli occhi e dentro sorride
Adesso, sì
Credits
Writer(s): Roberto Vecchioni
Lyrics powered by www.musixmatch.com
Link
© 2024 All rights reserved. Rockol.com S.r.l. Website image policy
Rockol
- Rockol only uses images and photos made available for promotional purposes (“for press use”) by record companies, artist managements and p.r. agencies.
- Said images are used to exert a right to report and a finality of the criticism, in a degraded mode compliant to copyright laws, and exclusively inclosed in our own informative content.
- Only non-exclusive images addressed to newspaper use and, in general, copyright-free are accepted.
- Live photos are published when licensed by photographers whose copyright is quoted.
- Rockol is available to pay the right holder a fair fee should a published image’s author be unknown at the time of publishing.
Feedback
Please immediately report the presence of images possibly not compliant with the above cases so as to quickly verify an improper use: where confirmed, we would immediately proceed to their removal.