Scacchi e tarocchi

Venivano da lontano, avevano occhi e cani
Avevano stellette e guanti
E paura

Erano tre, erano quattro, erano più di ventiquattro
Erano il sale della terra
Erano il fuoco e la guerra

Erano il segno della croce, erano cani senza voce
Erano denti
Erano denti senza bocca, erano un fuoco che scotta
Erano la vita che rintocca

Erano tre, erano quattro, avevano sassi
Avevano cuori
Avevano parrucche e occhiali, e pistole a tamburi
E silenziatori

Avevano linguaggio e chitarre e da dietro le sbarre ridevano
E pure parlavano

Avevano, alcuni, moglie e figli che da dietro un vetro, adesso
Li salutavano

Avevano certo dei mandanti ed erano tanti
Senza né viso né storie
E senza prove
Alcuni sapevano tutto e tutto ricordavano e andavano
Ma non dicevano dove

Altri giuravano e spergiuravano, e tutto confessavano
Nome e cognome
Tutti sapevano tutto di tutti, perfino il numero
Ma non dicevano come

Venivano da lontano, avevano occhi e cani
Avevano stellette e guanti
E paura

Erano tre, erano quattro, erano più di ventiquattro
Erano dieci
O diecimila

Erano bocca e occhi, scacchi e tarocchi
Erano occhi e brace
Erano giovani e forti, erano giovani vite
Dentro una fornace



Credits
Writer(s): Francesco De Gregori
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