Signora Aquilone

C'era una donna, l'unica che ho avuto
Aveva i seni piccoli e il cuore muto
Né in cielo né in terra, una casa possedeva
Sotto un albero verde dolcemente viveva
Sotto un albero verde dolcemente viveva

Legato ai suoi fianchi con un filo d'argento
Un vecchio aquilone la portava nel vento
E lei lo seguiva senza fare domande
Perché il vento era amico ed il cielo era grande
Perché il vento era amico ed il cielo era grande

Io le dissi ridendo, "Ma Signora Aquilone
Non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?"
Lei mi prese la mano e mi disse, "Chissà
Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà
Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà"

E così me ne andai che ero un poco più saggio
Con tre soldi di dubbio e due di coraggio
E incontrai un ubriacone travestito da santo
Che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto
Che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto

E mi feci vicino e gli chiesi perdono
Ma volevo sapere se il suo pianto era buono
Lui mi disse, "Fratello, è antico come Dio
Ma è più dolce del vino perché l'ho fatto io
Ma è più dolce del vino perché l'ho fatto io"

E prima che le stelle diventassero lacrime
Prima che le lacrime diventassero stelle
Ho scritto canzoni per tutti i dolori
E forse questa qui non è delle migliori
E forse questa qui non è delle migliori



Credits
Writer(s): Francesco De Gregori
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