Stagioni

Poi le cose presero un'altra piega
Rigoni comprò a credito del materiale rubato
Non pagò
E non credo avesse intenzione di farlo
Piombarono di notte a casa i creditori
Ubriachi fradici
Sfondarono la porta d'ingresso a calci
E lo massacrarono di botte

Perse del sangue
L'uso della mandibola per qualche giorno
E per un paio di settimane
La voglia di vivere
Ma quell'estate era stata formidabile
Eravamo al massimo della forma

Io e Leo avevamo portato a casa una cassa di champagne
Trovata in qualche angolo durante lo sgombero di una cantina
Bottiglie già scadute
Che andavano alla testa appena dopo due sorsi

Passavamo i pomeriggi in cucina
Il sudore ci colava addosso
Rigoni teneva banco
Le guance infuocate

Eravamo la cornice di un romanzo medievale
Noi, gli eletti
Riuniti in una casa che cadeva a pezzi
Immersi nel silenzio dei pomeriggi d'agosto

E fuori, fuori la peste



Credits
Writer(s): Egle Sommacal
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