La cena

Se penso a te, ti vedo in Via dei Tigli
Lo sguardo chiuso contro il cielo azzurro
Io sono l'altro, lui che volta le spalle
Bruciato di luce, confuso nel paesaggio
E senza dare nell'occhio esco fuori dall'inquadratura
Devoto a nessuno, votato alla fuga

Oh, madre
Il vento scuote ciò che cede
Le insegne, i rami, le catene
Le foglie morte dell'amore
Riuniti qui a consumare
Il piatto freddo della cena
La vita stinta nell'attesa

Oh, madre
Il mare ingoia ciò che cade
Le navi, i ponti, le frontiere
Il senso ambiguo del dovere
Seduti qui a contemplare
Le zone d'ombra della cena
La vita vinta dall'attesa

Dimmi la strada, dammi un secondo
Indicami il modo per girarci intorno
Dimmi la strada, dammi un secondo
Indicami il modo per girarci intorno
Dimmi la strada, dammi un secondo
Indicami il modo per girarci intorno



Credits
Writer(s): Vittoria Burattini, Stefano Pilia, Emidio Clementi, Egle Sommacal
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