Maggio

Il sole a maggio è timido
E scompare verso l'ora del rosario
Si sprigiona dalle vecchie travi
I'aria intrisa dell'inverno
La facciata della chiesa bianca
Lentamente si ravviva
Come il viso di una dolce

Suora che si scopre nello specchio
Anche se è passato tanto tempo stride Ancora la sua porta e ricordo l'ultima Occasione una
Grazia mai avuta
Ora stanco e teso come
Un arco per le beffe della gente
Mi abbandono fra li accordi
Tristi dove un giorno annegherò
Dietro i ceri il canto dei bambini
Che mi scuote il petto come un pugno
Una voce libera e lontana resta
Chiusa fra gli altari
l'uomo è il primo e il più grande
Fra i tesori della terra
Passi rumorosi nella piazza
Polvere sui marmi bianchi
Braccia sollevate dal lavoro
Le bandiere, l'acquasanta
Dietro all'uscio chiuso il prete
Ascolta mille voci nella festa
l'uomo è il primo e il più grande
Dra i tesori della terra



Credits
Writer(s): Gian Piero Reverberi, Aldo Tagliapietra, Antonio Pagliuca
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