Albergo a Ore

Io lavoro al bar d'un albergo a ore
Porto su il caffè a chi fa l'amore
Vanno su e giù, coppie sempre uguali
Non le vedo più neanche con gli occhiali

Ma sono rimasta lì come una cretina
Vedendo quei due arrivare una mattina
Puliti, educati, sembravano finti
Sembravano proprio due santi dipinti

M'han chiesto una stanza, gli ho fatto vedere
La meno schifosa, la numero tre
E ho messo nel letto i lenzuoli più nuovi
Poi, come San Pietro, gli ho dato le chiavi
Gli ho dato le chiavi di quel paradiso
E ho chiuso la porta, sul loro sorriso

Io lavoro al bar d'un albergo a ore
Porto su il caffè a chi fa l'amore
Vanno su e giù, coppie sempre uguali
Non le vedo più neanche con gli occhiali

Ma sono rimasta lì come una cretina
Aprendo la porta in quella grigia mattina
Se n'erano andati in silenzio perfetto
Lasciando soltanto i due corpi nel letto

Lo so, io non c'entro, però non è giusto
Morire a vent'anni e poi, proprio qui
Me Ii hanno incartati nei bianchi lenzuoli
E l'ultimo viaggio l'han fatto da soli
Né fiori né gente, soltanto un furgone
Ma lì dove andranno, staranno benone

Io lavoro al bar d'un albergo a ore
Porto su il caffè a chi fa l'amore

Io sarò fissata, ma non so perché
Non mi va di dare più
La chiave del tre



Credits
Writer(s): Claude Delecluse, Michelle Senlis, Herbert Pagani, Marguerite Angele Monnot
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