Albergo a ore (Les amants d'un jour)

lo lavoro al bar
d'un albergo a ore
porto su il caffè
a chi fa l'amore
Vanno su e giù
coppie sempre uguali,
non le vedo più
manco con gli occhiali

Ma sono rimasto li, li come un cretino
vedendo quei due arrivare un mattino:
puliti, educati, sembravano finti
sembravano proprio due santi dipinti!
M' han chiesto una stanza
Io, io gli ho fatto vedere
la meno schifosa,
la numero tre!
E ho messo nel letto i lenzuoli puliti
poi, poi come San Pietro,
gli ho dato le chiavi
gli ho dato le chiavi di quel, quel paradiso
e ho chiuso la porta, sul loro sorriso!
lo lavoro al bar
di un albergo a ore
porto su il caffè a chi fa l'amore.
Vanno su e giù
coppie sempre uguali
non le vedo più
neanche con gli occhiali!
Ma sono rimasto là come un cretino
aprendo la porta
quel grigio mattino,
se n'erano andati,
in silenzio perfetto,
lasciando soltanto i due corpi nel letto .
Io lo so, lo so che non c'entro, però non è giusto,
morire a vent'anni e poi, proprio qui!
Me Ii hanno incartati in bianchi lenzuoli
e l'ultimo viaggio l' han fatto da soli:
né fiori né gente, solo, solo un furgone,
ma là dove vanno, staranno benone!
lo lavoro al bar
d'un albergo ad ore
portò su il caffè
a chi fa l'amore...
lo sarò un cretino
ma chissà perché
non mi va piu',
non mi va piu' di dare a nessuno la chiave
del numero tre!



Credits
Writer(s): Michelle Senlis, Herbert Pagani, Claude Delecluse, Marguerite Angele Monnot
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