Il Tempo (Che Immobile Va)

Tavolo messo all'angolo con sopra le bevande,
noi ballavamo i lenti chiudendo le serrande.
Io mi sedevo timido e non mangiavo mai,
perch? mi domandassero "Cos'hai?"

Tu gi? desiderabile, io che crescevo piano,
io cos? vulnerabile col mio bicchiere in mano
e raccontavo aneddoti, frutto di fantasia,
ma non osavo mai condurti via.

Questo rumore del tempo che va
? un ritorno, una nuova partenza,
ma rimane la stessa presenza
che porto nel cuore.
Cambia, ma poco ci insegna
ogni giorno che scivoler?,
mentre una mano disegna
il percorso del tempo
che immobile va.

Le voci dai megafoni, le manifestazioni,
i furti dei microfoni, le giustificazioni.
Io consegnavo subito, poi me ne andavo via



Credits
Writer(s): Enrico Ruggeri, Giuseppe Di Pietro
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