Lunario Di Settembre
Durante gli interrogatori è riuscito che le imputate
In tempo di luna al primo quarto
Hanno rinunziato al sacramento del battesimo
Seducendosi l'una per l'altra a commettere tale mancamento
Permettendo per maggiore dannazione delle loro anime
Di essere ribattezzate con una nuova infusione d'acqua sopra il capo
Essendosi sottoposte a tal legame di obbedienza
Al nemico del genere umano
Che in tempo di luna piena
A ore comode, ai malfatti propizie
Erano portate in aria invisibilmente
In maledetti congressi
Dove venivano compiute
Diversità e quantità di incantagioni, sortilegi
Giochi bestiali ed ereticali
Che luna di ultimo quarto
Hanno esse confessato le violenze
I venefici, i danni infiniti
Le infermità incurabili
Alle persone, agli animali
Luna nuova di settembre
La distruzione dei raccolti nelle campagne
Mediante la sollevazione
Di venti e tempi impetuosi
Ma tu chi sei, cos'hai, perché non parli?
Non argenti di stelle questo scialbo mattino
Non sei tu stessa a incasellarli gli astri lucenti
Nel grande albo del cielo
O sei anche tu una figurina senza potere
Se non nelle notti di ferire i viandanti come spina
Ah, Signore, se potesse tutto il male che mi consuma
Mutare la spada tua in un giro di scale armoniche ascendenti
O in una strada che via mi conducesse
Ma non vale niente che io faccia
Che resista o che cada, tu non capisci
È questo il grande lutto che oscura le mie vesti
Ma voglio dirti la verità
Dal lato brutto a cui non si rimedia
Tu non capisci
È questo il grande male
Io non ti amo
È questa la tragedia
Visto il processo coi testimoni esaminati
Dove manifestamente si comprova il corpo dei diversi delitti
Per essere stati commessi
Viste le dottissime difese
Per parte delle dette rappresentate
Viste finalmente le cose che devono vedersi
E considerate quelle che devono essere considerate
Avuto il parere decisivo
Dei molti illustri e chiari signori
Commissari di questa giurisdizione
Affinché non abbiano a gloriarsi
Delle loro pessime opere
Ad esempio di altri in via definitiva
Sentenziamo e condanniamo
Il 14 aprile 1647, nel luogo designato
Davanti ai contadini obbligati ad assistere al supplizio
Vengono decapitate
Lucia Caveden, Domenica Isabetta e Polonia Graziadei
Caterina Baroni, Ginevra Chemola e Valentina Andrei
I corpi sono bruciati, i resti seppelliti alle Giarre in terra maledetta
I beni delle donne confiscati
In tempo di luna al primo quarto
Hanno rinunziato al sacramento del battesimo
Seducendosi l'una per l'altra a commettere tale mancamento
Permettendo per maggiore dannazione delle loro anime
Di essere ribattezzate con una nuova infusione d'acqua sopra il capo
Essendosi sottoposte a tal legame di obbedienza
Al nemico del genere umano
Che in tempo di luna piena
A ore comode, ai malfatti propizie
Erano portate in aria invisibilmente
In maledetti congressi
Dove venivano compiute
Diversità e quantità di incantagioni, sortilegi
Giochi bestiali ed ereticali
Che luna di ultimo quarto
Hanno esse confessato le violenze
I venefici, i danni infiniti
Le infermità incurabili
Alle persone, agli animali
Luna nuova di settembre
La distruzione dei raccolti nelle campagne
Mediante la sollevazione
Di venti e tempi impetuosi
Ma tu chi sei, cos'hai, perché non parli?
Non argenti di stelle questo scialbo mattino
Non sei tu stessa a incasellarli gli astri lucenti
Nel grande albo del cielo
O sei anche tu una figurina senza potere
Se non nelle notti di ferire i viandanti come spina
Ah, Signore, se potesse tutto il male che mi consuma
Mutare la spada tua in un giro di scale armoniche ascendenti
O in una strada che via mi conducesse
Ma non vale niente che io faccia
Che resista o che cada, tu non capisci
È questo il grande lutto che oscura le mie vesti
Ma voglio dirti la verità
Dal lato brutto a cui non si rimedia
Tu non capisci
È questo il grande male
Io non ti amo
È questa la tragedia
Visto il processo coi testimoni esaminati
Dove manifestamente si comprova il corpo dei diversi delitti
Per essere stati commessi
Viste le dottissime difese
Per parte delle dette rappresentate
Viste finalmente le cose che devono vedersi
E considerate quelle che devono essere considerate
Avuto il parere decisivo
Dei molti illustri e chiari signori
Commissari di questa giurisdizione
Affinché non abbiano a gloriarsi
Delle loro pessime opere
Ad esempio di altri in via definitiva
Sentenziamo e condanniamo
Il 14 aprile 1647, nel luogo designato
Davanti ai contadini obbligati ad assistere al supplizio
Vengono decapitate
Lucia Caveden, Domenica Isabetta e Polonia Graziadei
Caterina Baroni, Ginevra Chemola e Valentina Andrei
I corpi sono bruciati, i resti seppelliti alle Giarre in terra maledetta
I beni delle donne confiscati
Credits
Writer(s): Ivano Fossati, Anna Lamberti Bocconi
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