Good Morning Bagdad (Album version)
America ricordi le vite dissanguate di My Lai
Bambini senza volto tenuti per i piedi dai tuoi eroi
Riempiti di eroina, bruciavano nei campi le persone
Che tu consideravi soltanto musi gialli da stanare.
America ricordi quel tuo scappare in fretta da Saigon
E il napalm che tiravi con gli elicotteri sui contadini
Di fronte a un mondo che per te vuol dire solo terra da spianare
Babele di culture che stai uccidendo e che non sai capire.
Ti regalano la vita
Tu continui a dire al mondo
Che la guerra è finita.
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
America ricordi Belgrado e i treni esplosi per errore
E la democrazia portata a cannonate anche a Kabul
E delle libertà, di tutte le tue armi intelligenti
Sui corpi dei bambini tra i fuochi delle notti di Baghdad.
America ricordi la mano del carnefice a Santiago
E il fiato moribondo dei desaparecidos argentini
Le foto da trofeo sui buchi sulla pelle di Guevara
E lui che resta bello perché Guevara non può mai morire.
Ti regalano la vita
Tu continui a dire al mondo
Che la guerra è finita.
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
America ricordi l'orrore all'improvviso di un mattino
E gli sguardi impauriti nell'aria impolverata di New York
Ed ora che han sepolto i tuoi innocenti sotto metri di terrore
Ancora non capisci che cosa veramente voglia dire.
Ti regalano la vita
Tu continui a dire al mondo
Che la guerra è finita.
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
Peccato America
Perché non hai capito neanche adesso
E allora fottiti America
Per le tue guerre umanitarie, le tue vendette corporali,
Il tuo Dow Jones che gioca all'altalena,
Il Ku Klux Klan, gli hamburger, le pistole in ogni casa,
Le rappresaglie, i marines, le bombe sui civili
E l'inno cantato con la mano sul cuore,
Quando nemmeno sai, il cuore, da che parte sta...
Bambini senza volto tenuti per i piedi dai tuoi eroi
Riempiti di eroina, bruciavano nei campi le persone
Che tu consideravi soltanto musi gialli da stanare.
America ricordi quel tuo scappare in fretta da Saigon
E il napalm che tiravi con gli elicotteri sui contadini
Di fronte a un mondo che per te vuol dire solo terra da spianare
Babele di culture che stai uccidendo e che non sai capire.
Ti regalano la vita
Tu continui a dire al mondo
Che la guerra è finita.
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
America ricordi Belgrado e i treni esplosi per errore
E la democrazia portata a cannonate anche a Kabul
E delle libertà, di tutte le tue armi intelligenti
Sui corpi dei bambini tra i fuochi delle notti di Baghdad.
America ricordi la mano del carnefice a Santiago
E il fiato moribondo dei desaparecidos argentini
Le foto da trofeo sui buchi sulla pelle di Guevara
E lui che resta bello perché Guevara non può mai morire.
Ti regalano la vita
Tu continui a dire al mondo
Che la guerra è finita.
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
America ricordi l'orrore all'improvviso di un mattino
E gli sguardi impauriti nell'aria impolverata di New York
Ed ora che han sepolto i tuoi innocenti sotto metri di terrore
Ancora non capisci che cosa veramente voglia dire.
Ti regalano la vita
Tu continui a dire al mondo
Che la guerra è finita.
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
Good morning Baghdad, good morning Baghdad, yè-yè...
Peccato America
Perché non hai capito neanche adesso
E allora fottiti America
Per le tue guerre umanitarie, le tue vendette corporali,
Il tuo Dow Jones che gioca all'altalena,
Il Ku Klux Klan, gli hamburger, le pistole in ogni casa,
Le rappresaglie, i marines, le bombe sui civili
E l'inno cantato con la mano sul cuore,
Quando nemmeno sai, il cuore, da che parte sta...
Credits
Writer(s): Luca Lanzi, Stefano Tassinari
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