L'attesa

No, non muovetevi
C'è un'aria stranamente tesa
Un gran bisogno di silenzio
Siamo come in attesa

No, non parlatemi
Bisognerebbe ritrovare
Le giuste solitudini
Stare in silenzio ad ascoltare

L'attesa è una suspense elementare
È un antico idioma che non sai decifrare
È un'irrequietezza misteriosa e anonima
È una curiosità dell'anima

E l'uomo in quelle ore
Guarda fisso il suo tempo
Un tempo immune da avventure
O da speciale sgomento

No, non muovetevi
C'è un'aria stranamente tesa
E un gran bisogno di silenzio
Siamo come in attesa

Perché da sempre l'attesa è il destino
Di chi osserva il mondo
Con la curiosa sensazione
Di aver toccato il fondo

Senza sapere
Se sarà il momento
Della sua fine
O di un neo rinascimento

Non disturbatemi
Sono attirato da un brusio
Che non riesco a penetrare
Non è ancora mio

Perché in fondo anche il mondo nascente
È un po' artista
Predicatore e mercante
E pensatore e automobilista

Il nuovo qualunquista
Guarda anche lui il presente
Un po' stupito
Di non aver capito niente

L'attesa è il risultato, il retroscena
Di questa nostra vita troppo piena
È un andar via di cose dove al loro posto
C'è rimasto il vuoto

Un senso quieto e religioso
In cui ti viene da pensare
E lo confesso c'ho pensato anch'io
Al gusto della morte o dell'oblio

No, non muovetevi
C'è un'aria stranamente tesa
E un gran bisogno di silenzio
Siamo tutti in attesa



Credits
Writer(s): Giorgio Gaberscik, Alessandro Luporini
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